Il Coordinamento per la riapertura delle ferrovie Taurensi ospite il 17 marzo a Gioia Tauro

Il Coordinamento per la riapertura delle ferrovie Taurensi è stato ospite il 17 marzo a Gioia Tauro in occasione dell’assemblea dei sindaci dell’associazione “Città degli Ulivi”.
Il Coordinamento vuole precisare alcuni punti che per mancanza di tempo non sono stati trattati ed approfonditi.
Per questo motivo, il gruppo si è congedato, proponendo un apposito incontro con le varie amministrazioni per trattare le tante sfaccettature da chiarire, i dubbi e le obiezioni sollevate (alle quali, se ci fosse stato il tempo, si sarebbe risposto nell’immediato).
L’infrastruttura ferroviaria è di proprietà della Regione Calabria, non dell’azienda FdC.
Il progetto per la riqualificazione pendolare della linea è attualmente alla ricerca di un solido finanziamento. In base alle tariffe attuali, la ricostruzione di un km di linea ferroviaria raggiunge la cifra di 1,2 -1,5 milioni al km, ai quali si deve aggiungere il costo di circa 1 milione a km per impianti di segnalamento ferroviario e illuminazione fermate.
Complessivamente, considerando la lunghezza della Gioia Tauro – Cinquefrondi e della Gioia Tauro – Sinopoli, si ritiene che il costo complessivo dell’opera possa essere pari a circa 150 milioni ad esclusione dello stato delle opere d’arte e degli immobili.
I lavori di ammodernamento ferroviario comprenderanno la sostituzione completa del vecchio armamento con rotaie e traverse di tipo moderno, installazione del sistema di segnalamento luminoso elettrico, la messa in sicurezza di tutte le intersezioni stradali tramite passaggi a livello con barriere.
Inoltre, è previsto il restauro conservativo e la riqualificazione delle stazioni e dei caselli ferroviari, la creazione delle nuove fermate mediante un layout semplice e composto dai seguenti elementi: marciapiede – panchina – pensilina – biglietteria automatica.
I nuovi treni da utilizzare sulla rinata infrastruttura saranno moderni ed eco-compatibili in base alle attuali normativi dell’Unione Europea.
La trazione dei convogli avverrà con materiale rotabile diesel/elettrico o idrogeno, come attualmente già in essere o programmato per la ferrovia Catanzaro-Cosenza della medesima azienda Ferrovie della Calabria.
I comuni non dovranno investire nulla, ma il Coordinamento chiede l’approvazione di semplici delibere comunali di giunta a sostengano della proposta del Coordinamento, affinché si possa avere consequenzialmente, più peso politico con Città Metropolitana, Regione, Governo ed Europa per i finanziamenti.
Le linee Taurensi sono vincolate e dichiarate di interesse culturale dal Ministero della Cultura (direzione archeologia, belle arti e paesaggio) con atto della Soprintendenza archeologica, belle arti e paesaggio della Città Metropolitana di Reggio Calabria e della provincia di Vibo Valentia tramite il decreto n.1580 del 28 novembre 2019.
Di conseguenza, la ferrovia non può essere smantellata e le sue opere d’arte non possono essere deturpate.
Dunque, non è possibile trasformare la sede ferrata in altro che non sia riconducibile all’utilizzo ferroviario della stessa, a differenza di quanto erroneamente si è propagandato per la costruzione di una pista ciclabile o di un percorso turistico pedonale. Occorre segnalare, inoltre, che la pista ciclabile non potrebbe intersecare strade provinciali a scorrimento veloce (Chi ha sostenuto ciò non ha tenuto conto di questi aspetti decisivi).
Alcune stazioni delle linee Taurensi sono state concesse, dopo la sospensione del traffico ferroviario, in comodato d’uso ad associazioni e privati con clausola di riscossione da parte della Regione Calabria che è l’ente proprietario. L’utilizzo di parte dei vecchi fabbricati viaggiatori per scopi civili non è vincolante alla riapertura ferroviaria delle Taurensi.
La pulizia della linea ferroviaria spetta per obbligo a Ferrovie della Calabria che all’anno percepisce una notevole somma a km dalla Regione per manutenzione dell’infrastruttura. I sindaci devono sollecitare l’ente ad effettuare le operazioni di pulizia.
Nella Piana di Gioia Tauro, attualmente, non esiste un efficiente piano per il trasporto pubblico locale e le varie aziende non garantiscono adeguati collegamenti nei giorni e negli orari stabiliti.
I cittadini sono costretti a limitazioni o all’utilizzo dell’auto. L’esistenza di un servizio, porta anche a un cambiamento culturale dei cittadini, questo perché i tempi sono in continua evoluzione e vi è necessità di pendolarismo giornaliero per lavoro, studio, svago.
Sostenere che i cittadini della Piana non siano pronti o adatti al trasporto su rotaia vuol dire credere che questo territorio non possa mai migliorare.
Riaprire le Taurensi significa connettere le varie realtà territoriali, creare nuovi posti di lavoro, favorire il pendolarismo lavorativo, i collegamenti nazionali e regionali con la stazione FS di Gioia Tauro, il pendolarismo scolastico con i poli scolastici presenti nelle vicinanze delle stazioni, contrastare lo spopolamento dei paesini interni, ma soprattutto decongestionare dal traffico le strade provinciali spesso in tilt nelle ore di intenso traffico veicolare.
La ferrovia sarà estremamente importante dal punto di vista dei collegamenti sanitari, si pensi alla costruzione del futuro Ospedale della Piana da realizzarsi a pochi metri dalla stazione FdC di Palmi ed ai collegamenti con l’Ospedale Santa Maria degli Ungheresi di Polistena, dove la stazione FdC dista soli pochi metri dal nosocomio.
Dal punto di vista turistico colpisce come, ancora oggi, non si comprendano le enormi possibilità offerte dal trasporto ferroviario. Le Taurensi darebbero la possibilità di collegare tutti i punti strategici e di interesse storico culturale della Piana.
In ottica della preservazione storica del patrimonio ferroviario è auspicabile e ipotizzabile la creazione di itinerari turistici tramite l’utilizzo della medesima ferrovia.
L’effettuazione dei treni storici alla scoperta del territorio potrà essere realizzata, in coesistenza al servizio pendolare e metropolitano, tramite il materiale storico attualmente presente a Gioia Tauro (automotrici, locotender e materiale rimorchiato d’epoca).
Le Associazioni del Coordinamento:
Comitato Pro Taurensi
Associazione Philene
Associazione Metropolitana della Piana
Comitato Jonio Tirreno
Associazione ProSalus Palmi
Associazione Culturale Insieme
Associazione Teatro Stabile Polistena