“Il Giorno della Memoria. I Giorni della Storia”, la Metrocity onora le vittime dell’olocausto
Si è svolta presso la Biblioteca G.Trisolini di Palazzo Alvaro l’iniziativa promossa congiuntamente dalla Città Metropolitana e dall’Associazione “AMPA venticinque aprile” dal titolo forte ed evocativo “Il Giorno della Memoria. I Giorni della Storia. I giovani incontrano gli orrori della guerra e del nazifascismo”.
Il sindaco metropolitano facente funzioni Carmelo Versace è andato oltre i consueti e formali saluti istituzionali producendo una riflessione articolata sulla necessità di non fermarsi alla mera “commemorazione” di quanto drammaticamente successo con la Shoah e ricordare, nel presente, che abbiamo ancora oltre cento guerre in corso, in giro per il mondo, che riproducono gli stessi orrori di allora spesso nell’indifferenza stessa delle comunità internazionali.
“Siamo fortunati a poter parlare di questi temi sollecitati puntualmente dall’impegno costante di numerose associazioni ma, riguardando alcune immagini simbolo dell’olocausto, ritengo che la follia assurda di quei fatti non sia solo quel filo spinato o quel vagone che entra nei campi di sterminio, ma anche quella di oggi che vede ragazzi e ragazze morire, ad un paio di ore di volo da qui, per il solo fatto di non indossare il velo o per festeggiare un compleanno.
“Quindi lo scopo di iniziative come queste ha aggiunto Versace deve essere quello di attualizzare quella memoria in una consapevolezza degli orrori dei giorni nostri. Dobbiamo protrarre la nostra battaglia culturale nel tempo con l’intensificazione di questi appuntamenti ed il coinvolgimento di Istituzioni, di ogni livello, e società civile e solo allora potremo affermare di non esserci sottratti al nostro ruolo ed alle nostre responsabilità”.
Il convegno si è sviluppato poi attraverso gli interventi di Sandro Vitale, per AMPA venticinque aprile, Danilo Avila, Vicepresidente della Consulta Provinciale degli Studenti, Elena Crucitti, referente del Coordinamento Provinciale di Libera Rc e Salvatore Marrari, parente del Maresciallo Gaetano Marrari, Comandante del Corpo di Pubblica Sicurezza nel Campo di Internamento di Ferramonti di Tarsia.