Il Patto per il Cambiamento replica a Neri: «Ennesimo svarione, svesta i panni di Alberto da Giussano e superi il conflitto con sé stesso e la sua storia politica»
Il movimento politico commenta l’ultima sortita del consigliere Neri: «Inesperto nel decifrare atti su risorse per opere diverse. Sembra accecato dal risentimento personale, ma i reggini sanno distinguere il falso dal vero»
«Il consigliere comunale della Lega, Armando Neri, ormai privo della notorietà guadagnata, negli anni, grazie ai benefici ed agli importanti ruoli riconosciutigli da questa amministrazione comunale, prova a ritagliarsi un pezzettino di visibilità sparando un’altra delle sue clamorose boutade». E’ il movimento “Patto per il Cambiamento” a soffermarsi «sull’ultima e incredibile gaffe, l’ennesima di un’ampia e ricca collezione, di un consigliere comunale capace di confondere finanziamenti per due opere pubbliche completamente e radicalmente diverse».
«Come ampiamente chiarito dall’assessore ai Lavori pubblici Franco Costantino – prosegue la nota stampa – Neri urla allo scandalo per uno scandalo che non c’è, che non esiste e che, probabilmente, si insinua solo nelle visioni di un esponente della minoranza inesperto nel leggere o decifrare un semplice documento amministrativo relativo ai Sal per le ciclovie della Magna Grecia e non, come vorrebbe far intendere il leghista, per la Pista ciclabile». «Anche in questo caso – afferma il Patto – Armando Neri, sembra agire perché accecato da odio e risentimento personali e non per rispondere al mandato degli elettori. Del resto, come potrebbe? Proprio lui che ha voltato le spalle a quanti gli hanno consentito di sedere sui nobili scranni di Palazzo San Giorgio e di Palazzo Alvaro. Lui che, in un batter d’occhio, è passato nel partito che, più d’ogni altro, si discosta dalle sensibilità, dalla storia e dagli ideali progressisti, laici, d’uguaglianza sociale ed egualitarismo propri di chi si riconosce nella coalizione in cui è stato eletto ed è risultata vincente alle scorse elezioni».
«Verrebbe da commentare – ironizza il movimento – che siamo di fronte ad un “senatore Razzi de ‘noartri’ se non fosse che, almeno, l’ex senatore Razzi sa anche essere un uomo di intrattenimento e spirito. Invece, Armando Neri è talmente serioso nelle sue sortite che è quasi convinto di poter far passare le sue menzogne per verità. Ma la verità è che il consigliere leghista è il maestro della retorica “pelosa”, l’executive chef della politica velleitaria con evidenti limiti di coerenza e credibilità, concentrato a curare l’interesse del proprio piccolo orticello politico nella convinzione che i cittadini caschino alle sue pantomime».
«Una volta per tutte – conclude il Patto per il Cambiamento – abbandoni i panni di Alberto da Giussano, torni a tonificarsi nelle acque del Mediterraneo, lasci le rive del Po, superi questa eterna guerra che vive con sé stesso e col suo passato, guardi con più lucidità alla nostra città fatta di gente seria, matura, capace di distinguere il falso dal vero. Il problema, caro Armando Neri, non è fallire, ma ostinarsi a perseguire nel fallimento. Se il consigliere della Lega nordista avverte, in continuazione, l’estremo e disperato bisogno di dover giustificare le proprie scelte politiche, almeno risparmi ai reggini coscienziosi, integerrimi e coerenti le bordate del suo fucile caricato a polveroni. Deponga, dunque, le armi di un conflitto interiore che rischia di logorarlo in misura più ampia e distruttiva del giudizio, già molto severo, della gente che lo osserva».
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