Il sindaco di San Ferdinando condanna l’aggressione al lavoratore migrante
Il primo cittadino: "Un atto vile che non rappresenta la nostra comunità"
Il sindaco di San Ferdinando Luca Gaetano, ha fermamente condannato l’aggressione subita da un migrante venerdì scorso tra San Ferdinando e Rosarno mentre rientrava dal lavoro in bicicletta.
“L’aggressione suscita in noi grande sgomento e profonda indignazione”, ha dichiarato Gaetano, che ha considerato il gesto “un atto vile e inaccettabile, che colpisce non solo la vittima ma anche i valori fondamentali di rispetto e solidarietà che vogliamo promuovere nella nostra comunità”.
L’episodio, secondo il primo cittadino “richiama alla mente dinamiche che non possono trovare spazio in una società che voglia dirsi civile. È nostro dovere condannare con fermezza ogni forma di violenza e discriminazione, impegnandoci a creare un territorio sicuro, prospero e inclusivo per tutti, indipendentemente dall’origine o dal colore della pelle”.
Per il sindaco Gaetano “il fenomeno migratorio, intrinsecamente connesso alla crisi dell’agricoltura e alle dinamiche economiche che sottraggono valore alle filiere, è per noi il simbolo più evidente di tutte le contraddizioni in seno a questa ipertrofica società dei consumi. Dietro le luci e le pailettes di una società apparentemente felice, si nascondono i drammi e le condizioni di vita di una umanità dolente che, non solo a San Ferdinando, rappresenta il lato oscuro del consumismo sfrenato che alimenta divisioni e accresce le disparità”.
Per tutta l’Amministrazione Comunale la condanna è totale: “ci uniamo alla richiesta di giustizia”, ha aggiunto il sindaco, dichiarando di essere in contatto con le autorità competenti “affinché venga fatta piena luce sull’accaduto e gli aggressori siano identificati e puniti: tolleranza zero per chi compie queste azioni disumane, legate a una subcultura che dobbiamo fare in modo di eradicare con tutte le nostre forze”, ha proseguito Gaetano.
Il sindaco di San Ferdinando ha ribadito che la sua città “non può e non deve essere teatro di atti che introducono odio e discordia nelle articolazioni della società. È necessario agire con determinazione per migliorare le condizioni di vita dei lavoratori migranti, spesso relegati a situazioni di isolamento e precarietà che li espongono a sfruttamento e pericoli ma è altrettanto necessari o agire sul piano culturale: spesso i migranti vengono additati come la causa delle nostre frustrazioni e insoddisfazioni, dimenticando, più o meno consapevolmente, le vere cause del degrado e della arretratezza tra cui, in primis, la opprimente pervasività della criminalità organizzata”.
Per il sindaco “è necessario impegnarsi per elevare la qualità del un dibattito pubblico che, spesso, semplifica e generalizza, si rivolge alla pancia e agli umori più viscerali del sentire comune, ostacolando di fatto ogni riflessione consapevole e approfondita”.
Gaetano ha poi invitato tutte le istituzioni a collaborare “per porre fine a questa spirale di violenza e a implementare politiche efficaci per garantire sicurezza, integrazione e dignità per tutti i lavoratori. Come Amministrazione comunale rafforzeremo il dialogo con associazioni, sindacati e realtà del territorio per promuovere iniziative concrete a favore dell’inclusione e del rispetto reciproco e portiamo avanti con determinazione i progetti utili a superare definitivamente le condizioni di degrado e sfruttamento che affliggono da molti anni, ormai, San Ferdinando e la Piana di Gioia Tauro”, ha ribadito il sindaco, che ha così concluso:
“San Ferdinando è e deve rimanere una comunità di pace, lavoro e solidarietà. È nostro compito preservare questi valori e reagire con forza contro ogni tentativo di minarli e per fare questo confidiamo nella sensibilità, nella intelligenza e nella umanità delle persone dotate di buon senso e di spirito critico.