Imprenditore di Reggio Calabria augura la morte a Klaus Davi

Nei giorni scorsi un conosciuto imprenditore di Reggio Calabria ha attaccato duramente Klaus Davi, noto giornalista ed esperto di comunicazione.
Parlando su Facebook a proposito di una sua inchiesta su una potente cosca di ‘Ndrangheta di Reggio sud, l’uomo ha commentato: “I letami (ndr. riferendosi a Klaus Davi) per non puzzare devono essere interrati…”, suscitando anche molti commenti indignati.
L’imprenditore aveva già criticato tempo fa Klaus Davi a proposito di un suo servizio che riguardava la messa celebrativa in memoria del boss Giovanni Tegano, durante la quale Klaus era stato allontanato dalla Polizia su richiesta della figlia del boss perché il suo lavoro ‘disturbava’ il lutto della famiglia del clan.
Ironica la replica del giornalista che ha pubblicato una vignetta in cui appare una bara con la scritta ‘Klaus Davi’ da cui esce una mano che sventola la bandiera israeliana. In alto campeggia anche il titolo della vignetta, ossia “Klaus Davi sotterrato!“. “Ormai sono abituato a questo genere di commenti.
Dopo le pallottole, le scritte sulle mura di Reggio Calabria e presso la sede della mia agenzia a Milano, gli inseguimenti per strada dei Pro-Pal, le minacce sui social mi sembrano francamente le cose meno gravi. Per questo ho pensato alla vignetta.
Sinceramente non temo le intimidazioni di questo genere. Mi preoccupa molto di più Milano che è diventata una città violenta, dove le istituzioni brillano per la loro assenza e dove rischi la vita solo perché indossi la kippah. Le indagini della magistratura dove sono?
E comunque ha ragione Ilda Boccassini che in una memorabile intervista a Enrico Mentana ha detto: “Chi non vuole essere minacciato può sempre cambiare lavoro invece di fare il martire delle minacce”, ha dichiarato Klaus Davi motivando così la risposta ironica.