In Italia crollano le immatricolazioni di autobus, Calabria in controtendenza: +13%
Tra chiusure, blocchi alla circolazione e restrizioni dovute all’emergenza sanitaria ed economica in atto, il 2020 è stato un anno difficile anche per il mondo del trasporto merci e persone su strada.
Continental, brand che da 150 anni fa della sicurezza su strada e dell’innovazione tecnologica la propria missione, ha realizzato un Osservatorio sui macro trend del trasporto pesante con l’obiettivo di fornire una panoramica del settore sia a livello nazionale, sia a livello locale.
Per capire quanto ha inciso la pandemia sullo sviluppo del comparto dei mezzi pesanti in Calabria, l’Osservatorio ha analizzato i dati relativi alle nuove immatricolazioni, ai tipi di alimentazione, all’anzianità e alle categorie Euro* del parco circolante in Regione e nelle singole province calabresi.
Reggio Calabria in controtendenza: +27,8% di nuovi autobus immatricolati
Nel 2020 in Italia le immatricolazioni di mezzi pesanti per il trasporto merci con oltre 16t sono state 19.616, il 14,2% in meno rispetto al 2019. In Calabria il calo di registrazioni è più importante e arriva al -21,8%. Tutte le province hanno segno negativo: tra queste, Reggio Calabria si posiziona al vertice della classifica con -30,7% di nuove targhe.
Uno scenario simile a livello nazionale si presenta per il trasporto persone dove le immatricolazioni di autobus di oltre 3,5t sono passate da 4.935 del 2019 a 3.404 del 2020 (-31%).
In controtendenza con la media del Paese, la Calabria fa registrare una crescita del 13%. All’interno della regione, le province si comportano in maniera eterogenea: tra le province con segno positivo, Reggio Calabria si piazza al secondo posto con +27,8% di nuove immatricolazioni.
Alimentazione, a Reggio Calabria si azzera l’elettrico
Lo scorso anno, il parco circolante di autocarri merci in Italia ha raggiunto le 4.221.718 unità. La quasi totalità di questi sono alimentati a gasolio (91,6%); i rimanenti sono a benzina (4,6%), a metano (2,2%), a benzina e gas liquido (1,2%), ibridi ed elettrici (0,1% ognuno).
La Calabria segue i valori medi nazionali con una preponderanza netta di gasolio (quasi al 95%), seguita dal benzina (che sfiora il 4%). Le altre fonti di alimentazione stentano a decollare: l’ibrido fa registrare uno scarso 0,1% a Reggio Calabria, percentuale che si azzera nel caso dell’elettrico.
Il parco autobus nel nostro Paese registra nel 2020 99.883 unità. Anche in questo contesto la maggioranza dei mezzi in circolazione sono a gasolio (93,7%), seguiti però dal metano (4,8%). Sotto l’1% rimangono l’elettrico, il benzina, benzina e gas liquido e l’ibrido.
Anche in Calabria la quasi totalità degli autobus sono a gasolio (97,7%), con una piccola percentuale di mezzi a metano (1,6%) e uno 0% di ibridi. Tre volte zero a Reggio Calabria, per veicoli ibridi, elettrici e a benzina e gas liquido.
Calabria prima in Italia per anzianità di autocarri, in testa Reggio Calabria
La fascia di anzianità maggiormente rappresentata all’interno del parco circolante italiano di mezzi pesanti per il trasporto merci è quella da 10 a 15 anni (18,9%), seguita dai 15-20 anni (17,9%) e 20-30 anni (15,7%). Peggiora la situazione in Calabria, dove la fascia preponderante è quella dai 15-20 anni (sopra il 21%) seguita a pochi punti percentuale, dai 20-30.
La Calabria è anche la regione italiana con la maggiore presenza di mezzi con anzianità da 30 a 40 anni (18,2%) e quella con la maggior quota di veicoli di 40 anni e oltre (9,5%).
I veicoli più anziani si trovano a Reggio Calabria, dove quasi il 72% di autocarri ha oltre 15 anni e, di questi, ben il 12,4% ha più di 40 anni.
Considerando il parco autobus nel nostro Paese, emerge che quelli più recenti (da 0 a 5 anni) sono il 19,4% del totale, mentre quelli più vecchi, di oltre 20 anni, il 25,7%. Nella fascia intermedia da 5 a 20 anni, si colloca la maggior parte del parco circolante.
Stesso schema, ma con numeri un po’ più preoccupanti, in Calabria, dove i mezzi più recenti scendono a quota 10,4%, mentre quelli più anziani salgono a sfiorare il 39%. Nella classifica provinciale, Reggio Calabria vanta il parco circolante più giovane di autobus (15,3%).
Oltre la metà degli autocarri a Reggio Calabria è Euro 0,1 o 2
Dall’analisi della categoria Euro dei mezzi pesanti per trasporto merci in circolazione a livello nazionale emerge un’importante presenza di veicoli molto recenti (Euro 5 ed Euro 6), che corrisponde al 31,8% del totale; ciò nonostante, quelli più vecchi (Euro 0, Euro 1 ed Euro 2) continuano a coprire una quota superiore (33,3%).
In Calabria le classi ambientali più datate si attestano al 53,1%, percentuale quadrupla rispetto alle categorie più giovani Euro 5 e 6. A riprova di quanto evidenziato sopra, Reggio Calabria si conferma la provincia con percentuale maggiore di Euro 0,1 e 2 (57,7%).
In Italia la percentuale di autobus appartenenti alle categorie Euro 5 ed Euro 6 si attesta al 38,2%. Vi è però ancora in circolazione un’ampia quota di categorie più vecchie, ed Euro 1, Euro 2 ed Euro 3 arrivano al 38,6% del totale. In regione la percentuale di Euro 5 e 6 arriva al 24,1%, scontrandosi ancora una volta con un duro 45,4% delle classi più datate. R
ispetto alla classifica nazionale, si nota una forte presenza degli autobus Euro 0 in regione. In controtendenza con il trend generale, Reggio Calabria inizia il processo di ringiovanimento del parco circolante e supera quota 28% di veicoli Euro 5 e 6.
Considerando categoria euro e anzianità, l’Italia è spaccata in due: il parco circolante è più giovane nelle regioni del Nord e del Centro mentre è più datato nelle regioni del Sud Italia.
La circolazione di mezzi di trasporto vecchi e con classi ambientali datate peggiora sensibilmente la situazione delle emissioni nell’ambiente e la sicurezza della circolazione, e pone l’accento sulla necessità di accelerare il ricambio di questi mezzi con altri più nuovi, sicuri e meno inquinanti, perché dotati di tecnologie recenti.
Gruppo Continental
Continental sviluppa tecnologie intelligenti, connesse e sostenibili per il trasporto di beni e di persone. Fondato nel 1871 il produttore internazionale di pneumatici, fornitore automotive e partner industriale, offre soluzioni sicure, confortevoli, personalizzate e convenienti.
Il Gruppo ha generato nel 2020 un volume di affari pari a 37,7 miliardi di euro impiegando più di 235.000 dipendenti in 58 paesi in tutto il mondo. Nel 2021 Continental celebra il 150° anniversario.
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La divisione Pneumatici conta 24 siti di produzione e sviluppo in tutto il mondo. Tra i principali produttori di pneumatici con più di 56.000 dipendenti, la divisione ha registrato un fatturato di 10,2 miliardi di euro nel 2020.
Continental si colloca tra i leader delle tecnologie di produzione di pneumatici con un’ampia gamma di prodotti per autovetture, veicoli commerciali e due ruote. Grazie ai continui investimenti in ricerca e sviluppo, Continental garantisce un importante contributo alla mobilità sicura, economica ed ecologicamente efficiente.
Il portafoglio della divisione Pneumatici include servizi per il commercio di pneumatici e per le applicazioni per flotte, nonché sistemi di gestione digitale di pneumatici per veicoli commerciali.