Inaugurato il Laboratorio di Cucina a Chilometro Zero su un terreno confiscato
Questa mattina è stato inaugurato il laboratorio di cucina a chilometro zero, realizzato sul bene confiscato situato in località Cepa, un immobile che, dopo 27 anni, è stato restituito alla comunità grazie al Programma Operativo Nazionale “Legalità” e a un finanziamento di 570.000 euro.
All’inaugurazione erano presenti, tra gli altri, il Vice Presidente della Regione Filippo Pietropaolo, il Sindaco di Cutro Antonio Ceraso, in rappresentanza della Provincia di Crotone, il Vice Sindaco di Isola Raffaele Gareri e gli Assessori Andrea Liò, Antonella Pagliuso e Gaetano Muto, il Presidente del Consiglio Luigi Rizzo e alcuni consiglieri comunali; poi ancora il Tenente Comandante Emanuele Stefano della Tenenza di Isola Capo Rizzuto, poi ancora la Capitaneria di Porto, l’Aeronautica Militare ed ovviamente la Polizia Locale che ha coordinato la viabilità e la sicurezza.
Dopo il taglio del nastro e la visito al piano terra dell’immobile con cucina e sala, la delegazione si spostata al piano superiore per il convegno “Gli Usi sociali dei Beni Confiscati”, moderato egregiamente dal direttore de “Il Crotonese” Giuseppe Pipita. Ad aprire il dibattito, ovviamente, il Sindaco di Isola, Maria Grazia Vittimberga: il primo cittadino ha raccontato la storia dell’immobile, un tempo appartenuto al Conte Gaetani e successivamente acquisito dalle famiglie Vallone e Arena.
Il Sindaco ha ricordato come questo bene confiscato rappresenti un simbolo di riscatto per il territorio, essendo stato il primo ad essere assegnato a un’associazione no profit, aprendo la strada per altri progetti simili: “Prima nessuno voleva i beni confiscati per paura, oggi c’è la fila per riceverli.
Recentemente abbiamo ristrutturato e assegnato 17 beni confiscati, in un altro immobile stiamo completando il primo asilo nido comunale mentre su un terreno abbiamo realizzato la prima oasi canina del territorio” .
Il Sindaco di Cutro, Antonio Ceraso, ha invece sottolineato l’importanza di iniziative come questa, affermando: “Anche il mio comune vive situazioni simili a quelle di Isola, condividiamo le difficoltà, ma anche le vittorie come questa. La restituzione dei beni e le giornate contro la ‘ndrangheta sono passi fondamentali.
Dobbiamo avere il coraggio di allontanare queste persone dalla nostra comunità, anche togliendo loro il saluto, perché hanno distrutto i nostri territori. Nei comuni piccoli non è facile, ma bisogna reagire.
Oggi non è solo una giornata di Isola, è di tutta la regione.” Poi ci sono stati gli interventi del Presidente di Terre Joniche Domenico Zizza e del referente provinciale di Libera Antonio Tata, entrambi hanno elogiato il lavoro dell’Amministrazione Comunale e la collaborazione con l’associazione, che da sempre lavora per il bene della collettività ed ora cercherà di gestire al meglio questo bene.
A chiudere gli interventi il vicepresidente della Regione Calabria, Filippo Pietropaolo, che ha elogiato il lavoro svolto dal comune di Isola: “Isola è un comune virtuoso che valorizza bene i beni confiscati. Siamo dalla parte di questi comuni. Non a caso, stiamo già lavorando su altri progetti relativi ai beni confiscati di Isola.”
Pietropaolo ha anche annunciato l’aumento dei fondi per la gestione dei beni confiscati in Calabria, sottolineando come la comunità europea riconosca sempre di più l’importanza di questi bene.
Durante l’incontro è stato anche mostrato un video con altri beni restituiti alla comunità dopo una serie di interventi di ripristino e il sito del comune che vanta un sistema trasparente e all’avanguardia sulla gestione dei beni confiscati.
Presenti all’evento anche una delegazione di alunni dell’Istituto Comprensivo Karol Wojtyla – Gioacchino da Fiore e della scuola Paritaria Parrocchiale, con la presenza anche dei dirigenti Anna Iannone e Domenico Pompeo.
Importante è stato il contributo degli studenti dell’Istituto Alberghiero di Le Castella, che si sono occupati della cucina, della sala e del ricevimento, cucinando piatti con i prodotti a chilometro zero provenienti dai terreni confiscati e gestiti dalla Cooperativa Terre Joniche di Libera.