individuati altri due presunti scafisti responsabili del naufragio avvenuto a di Steccato di Cutro
Personale della Squadra Mobile e del Servizio Centrale Operativo, congiuntamente con i militari della Sezione Operativa Navale della Guardia di Finanza di Crotone, all’esito delle immediate attività d’indagine svolte senza soluzione di continuità sin dal momento del tragico naufragio avvenuto lo scorso 26 febbraio, ha individuato altri due soggetti di nazionalità turca, presunti responsabili dei fatti oggetto d’indagine.
Nel corso dei sopralluoghi effettuati sul luogo del naufragio, una pattuglia della Guardia di Finanza, nei pressi di una strada interpoderale adiacente alla spiaggia di Steccato di Cutro, venivano rinvenuti alcuni stralci di un documento riconducibile ad un cittadino di origini turche, classe ’95.
In sede di sommarie informazioni rese dai superstiti, diversi testimoni riconoscevano il turco raffigurato sul documento come lo scafista che si alternava con gli altri alla guida dell’imbarcazione, riparando in alcuni casi i guasti meccanici verificatisi ai motori del natante durante la navigazione.
Venivano, pertanto, attivate le ricerche in ambito nazionale ed internazionale, attraverso l’inserimento dei dati del fuggitivo nelle banche dati in uso alle FF.PP.
Il 3 marzo scorso la polizia austriaca, nel corso di un controllo di polizia, fermava il cittadino turco in quanto sprovvisto di documenti d’identità; una volta identificato, dal controllo del nominativo nella banca dati SIS II, emergeva l’inserimento fatto dalle Forze dell’Ordine.
Sulla base delle informazioni ricevute dall’Austria relative al controllo effettuato sulla persona, l’Unità italiana della Rete Europea di Ricerca Latitanti E.N.F.A.S.T (European Network Fugitive Active Search Teams) attestata presso il Servizio per la cooperazione Internazionale di Polizia della Direzione Centrale della Polizia Criminale, ha attivato un immediato scambio informativo con l’omologa Unità FAST austriaca, coordinandone le attività di ricerca sul campo fino a giungere all’arresto del latitante a Graz. Sono in corso le procedure di consegna.
L’indagato è stato fermato in esecuzione del Mandato di Arresto Europeo adottato dal Tribunale di Crotone su richiesta di questo Ufficio di Procura, e si trova attualmente in un centro di detenzione in Austria, in attesa dell’iter di consegna italiana.
Dalle attività investigative svolte dalla Polizia di Stato e dai militari della Sezione Operativa Navale di Crotone, veniva inoltre identificato un altro scafista di nazionalità turca di circa 30 anni, riconosciuto tra le vittime del naufragio.