Intervento del presidente del consiglio regionale Mancuso durante la seduta in aula del 20 ottobre
Riprendiamo dopo la sospensione per il rinnovo del Parlamento italiano i lavori d’Aula con lo slancio che occorre in una congiuntura di grave crisi economica che coinvolge, soprattutto in Calabria, persone, famiglie e imprese.
Il bilancio delle attività del Consiglio regionale, in circa un anno di legislatura, nonostante la sospensione dovuta a due importanti campagne elettorali, è senz’altro soddisfacente.
Lo dicono le 51 leggi fin qui approvate nel corso di 15 sedute d’Aula, alcune delle quali molto significative, perché ci hanno consentito di riappropriarci delle prerogative legislative sulla sanità. Sono stati approvati, inoltre, 58 provvedimenti amministrativi, 7 mozioni di cui alcune all’unanimità e svolto 90 sedute di Commissioni.
Naturalmente, siamo consapevoli che a fronte dei problemi della Calabria, occorra fare di più e meglio. Ma se – perlomeno sulle grandi questioni – riusciremo a far convergere nella stessa direzione le energie della Giunta, della maggioranza e delle opposizioni, non dubito che faremo fare alla Calabria decisivi passi avanti.
Prima di dar corso ai lavori della seduta odierna, consentitemi due brevi riflessioni.
Desidero esprimere interpretando i sentimenti dell’Assemblea regionale gli auguri di buon lavoro ai Presidenti di Senato e Camera, on. li Ignazio La Russa e Lorenzo Fontana, e ai parlamentari della XIX legislatura, sicuri che gli esponenti delle Assemblee legislative nazionali avranno gli interessi generali come prioritario riferimento nello svolgimento delle loro funzioni.
Tra le tante emergenze del Paese, i divari di sviluppo e di cittadinanza Nord-Sud richiedono l’attenzione straordinaria del Parlamento, per riuscire a ispessire la coesione territoriale e fronteggiare le diseguaglianze sociali.
Un altro doveroso riferimento consentitemi di fare al vicepresidente del Consiglio regionale Francesco Fortugno assassinato dalla mafia a Locri il 16 ottobre del 2005 e all’indimenticabile Presidente della Regione on. Jole Santelli morta improvvisamente il 15 ottobre di due anni fa.
Francesco Fortugno, a cui quest’Aula è intitolata, è stata un politico stimato, per solidità etica e fermezza istituzionale. Sono trascorsi diciassette anni, da quando fu assassinato a Locri dalla mafia, ma il suo coraggioso monito contro ogni sorta di prepotenza e malaffare, per affrancare la Calabria dalla criminalità organizzata, rimane di stringente attualità.
La morte di Jole Santelli, è una ferita ancora aperta. Il suo ricordo è costantemente presente nel cuore di chi l’ha conosciuta e le voleva bene. Ha lavorato al servizio delle Istituzioni fino all’ultimo istante della sua vita. Quel sacrificio è testimonianza indelebile del suo coraggio che resterà per sempre nella memoria dei calabresi.
Rinnoviamo il ricordo di due personalità di cui la Calabria può essere fiera e orgogliosa, rispettando un minuto di silenzio.