Isola Capo Rizzuto: avviato protocollo d’intesa con Comune di Crotone, Enpa e ASP per il randagismo
E’ stato siglato nei giorni scorsi il Protocollo d’Intesa per il prelevamento dei cani vaganti su tutto il territorio di Isola Capo Rizzuto, un accordo che prevede la rimozione, la castrazione e la sterilizzazione degli animali da parte del canile Martorana di Crotone.
Un atto importante considerando che nell’ultimo periodo è aumentato in modo esponenziale il numero di cani vaganti che, talvolta, possono anche diventare pericolosi per l’incolumità pubblico.
Di fatto, l’accordo è stato fortemente voluto dall’Amministrazione Comunale, con l’iter seguito dal Vice Sindaco Andrea Liò, al fine di arginare questo grave problema considerando, soprattutto, l’avvio della stagione estiva. Dopo una serie di interlocuzioni con le parte interessati e, messo più volte in evidenza la problematica, si è finalmente arrivati alla firma di questo importante accordo.
Il documento è stato siglato tra i Sindaci dei Comuni di Isola Capo Rizzuto e Crotone Maria Grazia Vittimberga e Vincenzo Voce; l’Azienda Sanitaria di Crotone nella persona del commissario Domenico Sperlì e l’Ente Nazionale Protezione Animali, nella persona del suo Presidente Avv. Trocino.
Il protocollo d’Intesa prevede che il Comune di Isola Capo Rizzuto, in cambio del servizio, fornisca al canile una cisterna per l’acqua da 5000 litri.
Nello specifico l’intese prevede la cattura degli animali vaganti da parte dell’Enpa su segnalazione del Comune o dell’Asp; successivamente i veterinari dell’Asp provvederanno ad eseguire la profilassi veterinaria, la sterilizzazione/castrazione e la microchippatura degli stessi provvedendo ad intestare il cane al Comune di Isola Capo Rizzuto, per poi tenere lo stesso animale in degenza post operatoria per un periodo di circa dieci giorni.
Poi subentrerà la collaborazione delle associazioni locali ed in modo particolare “I randagi di Isola Capo Rizzuto” e “Anta Onlus Capo Rizzuto”. L’obiettivo è quello di ridurre sensibilmente la presenza di cani randagi sul territorio, un atto che viene formalizzato per la prima volta grazie alla ferma volontà dell’amministrazione comunale e al lavoro dell’ufficio Servizi Sociali.