Isola Capo Rizzuto: dimensionamento ed autonomia scolastico, Vittimberga “nessuna amicizia ma solo quello che ci spetta”
Considerando il polverone che si sta alzando in questi giorni sul dimensionamento scolastico, ci sentiamo in dovere di intervenire e rispondere a qualche accusa offensiva e strumentale, apparsa anche sulla stampa.
Intanto partiamo dal presupposto che Isola di Capo Rizzuto è una cittadina di 18 mila abitanti e quello che ci sembra strano è che nessuno si sia mai interrogato su un dato più unico che raro e cioè sul perché non abbia mai avuto un’autonomia scolastica. Perché l’anomalia è proprio quella di non averla, e di questo bisognerebbe stupirsi e non del contrario.
Il lavoro portato avanti dal Presidente Ferrari in questi ultimi tempi non è di favoritismo nei confronti di nessuno. Ma è il lavoro di un politico che guarda con lungimiranza al futuro del territorio provinciale nel suo insieme, in linea con le direttive nazionali e con la regione.
Basterebbe prendere i criteri che sono cristallizzati nelle linee guida della regione Calabria per capire che Isola entra in questa discussione da protagonista e non chiedendo la cortesia all’amico di turno.
Siamo tra i pochi comuni in Calabria con una crescita demografica in controtendenza rispetto all’intera regione, triplicata negli ultimi cinquant’anni, a differenza della media regionale che conta una diminuzione del 10%, oltre a vantare una popolazione che è tra le più giovani dell’intera regione, dato fondamentale se si parla di scuola.
Ad oggi il nostro territorio conta circa 2200 studenti tra scuole materne, elementari, medie ed Istituto Alberghiero (contando solo i residenti nel nostro comune); a questi si aggiungono i circa 1000 che tutti i giorni raggiungono Crotone per le scuole secondarie di secondo grado: un numero importante che incide sicuramente sul mantenimento delle autonomie del capoluogo.
Le nostre richieste non vogliono togliere niente a nessuno, stiamo solo cercando di tutelare gli interessi di un territorio troppo spesso lasciato ai margini.
Avere l’autonomia, e dunque scuole superiori sul territorio, significherebbe soprattutto andare incontro alle richieste di tante famiglie, consentendogli un notevole risparmio, senza considerare che le scuole superiori sul territorio incrementerebbero il numero di iscritti e di conseguenza una crescita culturale che contrasta il degrado sociale.
E’ egoistico pretendere tutto a scapito degli altri. Se vogliamo far crescere la nostra provincia non possiamo guardare solo il nostro orticello, ma a tutti i territori dobbiamo dare pari dignità e le stesse opportunità. La discussione sull’autonomia scolastica è una battaglia che combatteremo fino alla fine per la crescita del nostro territorio, per avere quello che per troppi anni ci è stato tolto.
Il Sindaco
Maria Grazia Vittimberga