La buona sanità calabrese, il presidio ospedaliero di Polistena è una realtà di eccellenze
Tutto questo succede a Polistena, proprio in quell’ Ospedale su cui già da molto tempo pende una “spada di damocle”, un Ospedale, per certi versi lasciato in stato di abbandono (riguardo i servizi, le nuove assunzioni e l’acquisto di strumentazione diagnostica), invero la struttura ospedaliera di Polistena allo stato copre un bacino d’utenza superiore alle proprie forze ed aspettative, difatti gli accessi al pronto soccorso e alle prestazioni radiologiche toccano numeri elevatissimi.
Eppure, proprio in questo Ospedale, molte vite sono state salvate e grazie al personale medico e all’innegabile presenza dell’elisoccorso, Polistena è in grado di affrontare “le emergenze”.
L’Ospedale Spoke “Santa Maria degli Ungheresi”, oggi in bilico tra chi lo vorrebbe vedere al collasso e chi invece spende le proprie energie e competenze per salvare delle vite, vanta di grandi ECCELLENZE!
L’apporto del personale specializzato, rappresentato da medici cubani è stato di grande ausilio per questo presidio, che da anni presentava gravissime carenze di personale e ciò ha portato una maggiore efficienza a tutta la struttura e nessuno può negare ciò!
Questo spaccato di buona sanità calabrese dovrebbe essere tenuto in considerazione da chi, ai vertici, ha il potere di prendere decisioni circa le sue sorti!
La mia esperienza da volontaria dell’Associazione “Il sorriso” da anni operante presso il nosocomio polistenese non può esimersi dal raccontare questa realtà, fatta di un personale medico e paramedico competente e capace di affrontare le emergenze, da professionisti che si spendono per una sanità migliore, nonostante si trovino a lavorare in condizioni poco ottimali e precarie.
Oggi Polistena vanta di reparti costituiti da personale altamente qualificato, dall’ambito radiologico, a quello cardiologico, non da ultimo il reparto di ostetricia e ginecologia, composto da un’equipe di ostetriche, infermieri e medici specializzati, che con un grande senso di umanità assistono la donna in tutte le tappe della gravidanza.
Ma questi medici sono costretti a turni massacranti, non hanno mezzi adeguati e, nonostante ciò, continuano a lavorare senza sosta, rimanendo in trincea, nonostante tutto e tutti!
Per questo motivo, ci auguriamo che al più presto, dai piani alti, vengano prese delle misure URGENTI quali l’accaparramento di nuovo personale, con priorità di medici ANESTESISTI e quanto occorre per implementare i reparti, consentendo al personale sanitario di essere sempre più efficiente, al fine di poter garantire quel sacro santo DIRITTO ALLA SALUTE, spettante anche al popolo calabrese!
Sicuramente sentiremo ancora parlare di fatti cronaca, come purtroppo avviene in ogni parte di Italia, ma ciò non deve farci demordere e soprattutto non deve toglierci la speranza di un futuro migliore, che potrà aversi solamente con il potenziamento dell’Ospedale Spoke di Polistena.
Teta Cosentino