La Calabria dei Santi debutta ad Aiello Calabro con la storia di Teodora
La prima santa calabrese racconta la spiritualità di questa regione attraverso la ricerca della Compagnia Teatrale BA17
Il progetto “Calabria, Santi e Briganti” (finanziato con risorse PSC Piano di Sviluppo e Coesione 6.02.02 erogate all’esito dell’avviso “Attività Culturali 2022” dalla Regione Calabria – Dipartimento Istruzione Formazione e Pari Opportunità – Settore Cultura) ha preso il via in una serata memorabile ad Aiello Calabro, il borgo rinascimentale che ospita il bellissimo ed elegante Teatro Comunale dove la sera del 26 luglio è andata in scena la prima dell’opera teatrale “Teodora, la Santa di Calabria” scritta, diretta e interpretata dall’attrice, regista e autrice Angelica Artemisia Pedatella affiancata da Gianluca Sapio, nei panni di San Nilo, con i magnifici costumi ricostruiti storicamente in ogni particolare da Silvana Esposito. Uno spettacolo multimediale, in cui la sperimentazione dei linguaggi ha dato pieno spazio all’ambientazione mistica dell’epoca, raccontando una Calabria bizantina che svela tutto il fascino misterioso di questa regione.
Intensa l’interpretazione dei due attori in scena, resa ancora più suggestiva dalla potente interpretazione di Giada Guzzo, che ha danzato bendata. «Abbiamo svelato un altro pezzo della nostra terra, un altro personaggio sconosciuto e magnetico che ci ha ispirato profondamente – spiega Angelica Artemisia Pedatella. – La Compagnia Teatrale BA17 continua il suo percorso in quello che noi chiamiamo “Rinascimento calabrese”. Questa terra ha tanto da darci, ma non dobbiamo smettere di raccontarla». La scrittura dell’opera ha avuto il contributo fondamentale delle ricerche storiche di Gianluca Sapio, archeologo, storico e attore, altra figura carismatica e multiforme della compagnia. «Siamo un gruppo di multipotenziali, – conferma Silvana Esposito, direttore artistico della manifestazione, – in grado di mettere in sinergia le nostre capacità. Ogni elemento del gruppo è importante e valorizzare ogni persona, ogni profilo artistico, ci porta nella direzione di una sperimentazione culturale sempre più intensa e soddisfacente». Questo progetto promette ancora un catalogo incredibile di costumi, perché studiare la storia significa “vederla”. «BA17 è la zona primordiale del cervello che ci permette di vedere e intuire – continua Lorenzo Cardamone, artista visivo della compagnia. – Noi ci dedichiamo molto all’aspetto estetico e visivo dei nostri prodotti, perché siamo certi che è molto importante per far arrivare messaggi forti al pubblico. Non è un lavoro semplice, ma noi stiamo continuando a investire. L’originalità è quello che cerchiamo di continuo».
Vissuta nel X secolo d.C., Teodora fu una benefattrice, badessa, donna di grande spessore umano e culturale, che insieme a Nilo di Rossano, divenuto una delle figure centrali della cultura medievale europea, rese la cultura bizantina in Calabria un patrimonio inestimabile di spiritualità e bellezza. Nata anche lei a Rossano, insieme a San Nilo forma la prima coppia di santi antecedente di quasi due secoli a Francesco e Chiara d’Assisi. «La loro storia è affascinante, piena di messaggi profondi di un’attualità disarmante. Abbiamo intrapreso da tempo un percorso anche nel mondo della spiritualità con spettacoli che mirano a creare una dimensione interiore fantastica, vogliamo che lo spettatore entri in una vera e propria meditazione durante la visione dello spettacolo, per lasciarsi catturare completamente dalla bellezza ed entrare a contatto con il cuore», conclude Angelica Artemisia Pedatella. Il prossimo appuntamento del progetto è la masterclass dal titolo “Calabria, santi e ribelli” dedicata alla tarantella calabrese tradizionale, con la presenza del maestro Francesco Nicastro e con la musica dal vivo di Pasquale Bonaddio.