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La dignità negata dei forestali in pensione: lettera aperta di un lavoratore alla Meloni
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di Nicoletta Toselli
PAOLA (CS) 12 febbraio 2025 – “Mi chiamo Francesco Pugliese, ma tutti mi chiamano Scicco“. Inizia così una toccante lettera aperta indirizzata alla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che racconta una storia di diritti negati e dignità calpestata, emblematica di una situazione che coinvolge centinaia di ex lavoratori forestali calabresi. Pugliese, residente a Paola, ha dedicato la sua vita alla forestazione presso il Consorzio di Bonifica ex Valle Lao di Scalea. Dopo 45 anni di onorato servizio, si ritrova oggi, a due anni dal pensionamento, ancora in attesa del suo Trattamento di Fine Rapporto (TFR). “Invece di godere del meritato riposo, mi trovo costretto a lottare quotidianamente”, scrive Pugliese nella sua lettera, descrivendo una situazione drammatica che coinvolge centinaia di pensionati del settore. “Siamo costretti a vendere ciò che ci resta per sopravvivere, e a rinunciare anche alle cure mediche, perché qui, in Calabria, senza soldi non si può curare la propria salute.” La vicenda ha già fatto oggetto di numerose interrogazioni al Presidente della Regione Calabria, l’ultima presentata il 10 febbraio 2025, ma finora senza risultati concreti. Il problema coinvolge l’intero sistema della forestazione calabrese, con un debito complessivo che supera i 37 milioni di euro. “Non si tratta solo di numeri o di burocrazia”, sottolinea Pugliese, “ma di persone, di famiglie, di esseri umani che meritano il rispetto che la legge e la giustizia impongono.” La lettera si conclude con un appello accorato alla Presidente Meloni, chiedendo un intervento urgente per risolvere una situazione che sta mettendo in ginocchio centinaia di famiglie calabresi. “La nostra dignità è stata calpestata”, scrive Pugliese, “i sacrifici di una vita intera non sono stati ripagati.” La vicenda dei forestali pensionati calabresi rappresenta l’ennesimo caso di diritti negati in una regione dove la burocrazia e l’inefficienza amministrativa continuano a pesare sulla vita dei cittadini più vulnerabili.