La Metrocity e l’Università Mediterranea in Marocco per l’Internazional 6th Euro-Mediterranean Conference for Environmental Integration
Ha relazionato, tra gli altri, la Dirigente del Settore 12 Tutela del Territorio e Ambiente della Città Metropolitana di Reggio Calabria Domenica Catalfamo
La Città Metropolitana di Reggio Calabria e il Dipartimento di Ingegneria Civile, Energia, Ambiente e Materiali (DICEAM) dell’Università “Mediterranea” di Reggio Calabria hanno presentato all’Internazionale 6th Euro-Mediterranean Conference for Environmental Integration, EMCEI, Marrakesh, Morocco, il 15 maggio 2024 i risultati scientifici dello studio “Sediment management program in the rivers of the Metropolitan City of Reggio Calabria” che sarà pubblicato su Springer/IEREK ASTI series.
Ha relazionato la Dirigente del Settore 12 Tutela del Territorio e Ambiente della Città Metropolitana di Reggio Calabria Domenica Catalfamo. In particolare la Dirigente Catalfamo ha illustrato i risultati della convenzione tra Dipartimento DICEAM e la Città Metropolitana di Reggio Calabria sulla “Gestione dei corsi d’acqua, realizzazione delle fasce fluviali e programmi di gestione dei sedimenti nelle fiumare Bonamico e La Verde”.
Il gruppo di lavoro del DICEAM è stato coordinato dal responsabile scientifico della convenzione Giuseppe Barbaro, professore ordinario di Idraulica e Direttore del Laboratorio LIPM del Dipartimento DICEAM, e da Giandomenico Foti, Lucia Bruzzaniti, Domenico Melidona e Angela Fedele, mentre il gruppo di lavoro della Città Metropolitana era costituito dal Dirigente del Settore 12 Tutela del Territorio e dell’Ambiente, Domenica Catalfamo e dal Responsabile del Servizio Difesa del Suolo, Antonino Siclari.
Negli studi, mediante i software QGIS, HEC-HMS ed HEC-RAS, si sono individuate le aree dove è possibile effettuare prelievi per mettere in sicurezza il territorio. Per la fiumara Bonamico si è ricavato che si potrebbero estrarre una tantum oltre 400.000 m3 ed annualmente 45.000 m3 di sedimenti mentre per la fiumara la Verde oltre 250.000 m3 una tantum ed annualmente 30.000 m3. L’applicazione del modello SIAM con le geometrie di progetto ha evidenziato che tali prelievi manterrebbero inalterate la tendenza al deposito senza innesco di fenomeni erosivi nelle aree. Tali valori sono indicativi in quanto sono fortemente influenzati dal regime idrologico del bacino e dalla dinamicità tipica degli alvei fluviali per cui sarà necessario effettuare periodici rilievi plano-altimetrici di dettaglio delle aree interessate dai prelievi al fine di tenere conto di possibili variazioni morfologiche dell’alveo stesso.
Lo studio presentato ha confermato la valenza della collaborazione tra gli Atenei e la Pubblica Amministrazione ed ha gettato le basi affinché la 8th Euro-Mediterranean Conference for Environmental Integration (EMCEI), si possa svolgere nel 2026 a Reggio Calabria che così diventerà, per una settimana, il centro di studi di tematiche ambientali di importante taglio scientifico e potrà fare conoscere agli studiosi stranieri l’elevata qualità di ricerca della nostra Università, le competenze dei diversi settori della città Metropolitana e le bellezze del nostro territorio spaziando dal mare alla montagna.