La Polizia di Stato ha emesso nei giorni scorsi tre fogli di via obbligatori e tratto in arresto un uomo
Nell’ambito di mirati servizi di controllo del territorio, la Polizia di Stato ha emesso nei giorni scorsi tre fogli di via obbligatori, e tratto in arresto, fuori flagranza di reato, un uomo considerato socialmente pericoloso, resosi responsabile del reato di violazione degli obblighi della Sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno nel comune di residenza,
In particolare, l’arresto è stato compiuto da personale del Commissariato di Serra San Bruno, quando un agente di P.S., libero dal servizio, ha riconosciuto il soggetto in questione mentre transitava in auto in un comune distante da quello di propria residenza.
Immediatamente allertata la Squadra di Polizia Giudiziaria del Commissariato di Serra San Bruno, quest’ultima avviava un’indagine finalizzata a rintracciare la persona e a ricostruire il fatto di reato.
Individuato il soggetto, sotto il coordinamento della locale Procura della Repubblica veniva tratto in arresto, e posto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, che chiedeva e otteneva dal G.I.P. la convalida del provvedimento.
All’esito dei servizi straordinari di controllo del territorio, volti ad assicurare la tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica, sono stati inoltre emessi dal Questore di Vibo Valentia, a seguito di un’attività istruttoria celermente condotta dalla Divisione Anticrimine della Questura, tre divieti di ritorno nel Comune di Pizzo nei confronti di altrettanti soggetti che nella serata di sabato, a bordo di un’auto, si aggiravano con fare sospetto tra le auto in sosta in una zona residenziale.
Identificati i tre soggetti, sono emersi, a carico degli stessi, numerosi precedenti di polizia per reati contro il patrimonio, in particolare per furto di auto.
Non essendo stati in grado di fornire una valida giustificazione circa la loro presenza nelle ore notturne sul territorio del Comune di Pizzo, gli stessi sono stati pertanto destinatari del provvedimento di foglio di via obbligatorio per quattro anni.
Si specifica che i provvedimenti adottati in fase investigativa e/o dibattimentale non implicano alcuna responsabilità dei soggetti sottoposti ad indagini ovvero imputati e che le informazioni sul procedimento penale in corso sono fornite in modo da chiarire la fase in cui il procedimento pende e da assicurare, in ogni caso, il diritto della persona sottoposta ad indagini e dell’imputato a non essere indicati come colpevoli fino a quando la colpevolezza non è stata accertata con sentenza o decreto penale di condanna irrevocabili.