Reggio Calabria

La popolazione di Mosorrofa e Sala di Mosorrofa chiede più luoghi pubblici per attività ludico sportive

Ex Campo sportivo mosorrofa

5 gennaio 2025, tutti i ragazzi, e non solo, aspettano la Befana e i regali che porta con sé. I ragazzi e i bambini di Mosorrofa e Sala di Mosorrofa da moltissimi anni ormai tra le tante richieste di giochi elettronici, tecnici e tradizionali chiedono che la simpatica vecchina possa portare loro in dono la realizzazione di un sogno.

Il sogno di avere degli spazi dove poter esprimere la loro gioia.

Che sia un campo sportivo, che manca dal 1989, o dei campetti di calcetto più volte promessi e mai realizzati. Che sia un centro ludico sportivo polifunzionale o anche un semplice parco giochi attrezzato tante volte progettati e mai portati a compimento.

Che sia un anfiteatro con parco annesso e spazi funzionali ad attività ricreative di tanti tipi o anche un semplice spiazzo alternativo alle strade piene di macchine e di pericoli nelle quali sono costretti a giocare in questo momento.

Mosorrofa due ampie aree facilmente strutturabili (Vedi foto allegate) per la realizzazione di uno qualsiasi dei sogni dei nostri ragazzi ce li ha da sempre.

L’area dell’ex campo sportivo dismesso nel 1989 e l’area di Bufano ricavata agli inizi degli anni 2000 spianando un uliveto bisecolare per fare posto al costruendo nuovo campo sportivo che non ha mai visto la luce.

Negli anni queste due aree alternativamente sono state oggetto di vari progetti e promesse di costruzione di centri ludici, campetti, aree polifunzionali, parco giochi per bambini con area giostrine, dalle varie amministrazioni che si sono succedute senza mai arrivare ad un punto di caduta.

Aspettiamo quindi la Befana con la speranza che in questo 2025 si ricordi anche dei bambini e ragazzi di Mosorrofa e Sala di Mosorrofa.

Aspettiamo che la Befana si materializzi in qualche amministratore comunale o metropolitano che prenda a cuore le bistrattate sorti di questa popolazione a cui è stata negata la possibilità di crescere la propria gioventù in spazi consoni alle necessità minime di “sopravvivenza”.

Aspettiamo che qualcuno si accorga che i ragazzi ci sono anche in periferia. Fondi per costruire delle alternative alla strada ci sono sempre stati, infatti al centro città si sono realizzate tante, anche se ancora poche, belle opere delle quali siamo contenti.

Le domande che ci facciamo sono abbastanza semplici: È possibile che nonostante tutti gli impegni che, i vari amministratori, assessori e sindaci, si sono via via presi per dare risposte ai sogni di questi ragazzi non si è mai riusciti a trovare i fondi necessari per realizzare le opere promesse?

È mancata la volontà degli amministratori? Sono stati incapaci? È mancato in consiglio comunale o metropolitano un santo protettore per perorare la causa di questi sfortunati ragazzi?

Oppure realmente non ci sono state le condizioni per realizzare una città dove non ci fossero ragazzi e giovani di seri A e altri di categorie minori? È decoroso in una città la discriminazione tra chi abita al centro e chi vive in periferia abbandonato al suo destino?

Sono tante le domande che assillano la nostra mente ma una sola la triste realtà che li stimola. Cominciamo questo 2025 con l’augurio che possa dimostrarsi in discontinuità con i precedenti, che possa portare buone nuove.

Cominciamo con l’augurio a tutti i Bambini, i Ragazzi e i Giovani di Mosorrofa e Sala di Mosorrofa di un 2025 foriero della possibilità di vedere migliorata la qualità di vita nel posto dove si è nati, che si riduca l’emigrazione non solo verso il Nord ma anche, più in piccolo, la necessità di emigrare verso il centro città.

Pasquale Andidero

Mostra di più
Pulsante per tornare all'inizio
× Invia la tua notizia!