Cosenza
La ricerca scientifica dell’Università della Calabria fornisce nuovi strumenti per la tutela del Cedro di Santa Maria del Cedro DOP


Il laboratorio QUASIORA dell’Università della Calabria, diretto dal professor Leonardo Di Donna, insieme al Consorzio del Cedro di Calabria, presieduto da Angelo Adduci, e sotto l’egida del Dipartimento Agricoltura e Sviluppo Rurale a guida dell’Assessore Gianluca Gallo, presentano un’innovativa metodologia analitica in grado di individuare l’origine geografica del Cedro di Santa Maria del Cedro che mira a fornire nuovi strumenti di autenticazione del frutto tipico dell’alto Tirreno Cosentino.
Le nuove scoperte derivano dai risultati del progetto CEDROTRACK: Tracciabilità molecolare dei cedri della riviera.
Qualità e sicurezza dei prodotti food e non food valutate con tecnologie chimiche avanzate, finanziato attraverso la Misura 16 – Intervento 16.02.01 “Sviluppo di nuovi prodotti, pratiche, processi e tecnologie nel settore agroalimentare e forestale” – annualità 2017 – del PSR Calabria 2014/2020, le cui attività sono state coordinate da Angelo Adduci per il Consorzio del Cedro di Calabria, in partnership con il Professor Leonardo Di Donna del laboratorio QUASIORA dell’UNICAL ed il dottor Leonardo Caputo dell’Istituto di Scienze delle Produzioni Alimentari del CNR di Bari.
La nuova metodologia, messa a punto in collaborazione con il professor Antonio Tagarelli del Dipartimento di Chimica e Tecnologie Chimiche, si basa sull’analisi statistica del contenuto di elementi chimici nel frutto, e ne individua il profilo unico derivante dalla zona di coltivazione. Grazie a queste analisi sarà possibile classificare se un singolo frutto è coltivato all’interno della zona di produzione DOP, oppure al di fuori di essa.
Il progetto di ricerca ha previsto anche l’implementazione di una “etichetta di orientamento” per veicolare questa importantissima informazione sull’origine del Cedro; quest’ultima attività è stata sviluppata dalla dott.ssa Gabriella Lo Feudo del CREA-Centro di Ricerca Olivicoltura, Frutticoltura e Agrumicoltura.
I risultati di tale ricerca verranno presentati durante l’incontro pubblico per la costituzione del Consorzio di Tutela del Cedro di Santa Maria del Cedro DOP, sabato 22 marzo alle ore 17.30, presso il Museo del Cedro di Santa Maria del Cedro, durante il quale interverranno Angelo Adduci, Presidente del Consorzio del Cedro di Calabria, Ugo Vetere, Presidente del GAL Riviera dei Cedri, e Leonardo Di Donna, Docente del Dip. di Chimica e Tecnologie Chimiche UNICAL.
Interverrà, tra gli altri, anche Mariano Serratore, Direttore Tecnico di ICEA, parlando del Piano dei Controlli per la DOP Cedro di Santa Maria del Cedro, approvato con il Decreto Ministeriale n. 75812 del 18 febbraio 2025, che definisce le modalità di verifica della conformità ai requisiti del disciplinare di produzione.
Illustrerà, inoltre, il Sistema di Controllo implementato da ICEA, in qualità di Organismo incaricato dell’attività di certificazione e vigilanza, in conformità agli articoli 38 e 39 del Regolamento (UE) 2024/1143, per garantire la qualità e l’autenticità del prodotto. Concluderà i lavori l’Assessore all’Agricoltura della Regione Calabria, Gianluca Gallo.