“L’alfabeto inutile”: condividere le emozioni per superare le paure
Gli alunni del Liceo Campanella incontrano lo scrittore Michele Caccamo
Un sabato mattina ricco di emozioni nell’Aula Magna del Liceo Classico “Tommaso Campanella”: gli alunni hanno avuto la possibilità di incontrare lo scrittore Michele Caccamo. Al centro del dialogo con gli studenti il testo “L’alfabeto inutile” in cui viene trattato il tema delicato dei ragazzi hikikomori. Dopo l’introduzione dell’opera da parte della prof.ssa Maria Caterina Lo Giudice, è stata proiettata una video-presentazione realizzata dagli alunni delle classi IA e ID che hanno affrontato la lettura del testo con la guida dei docenti Albanese e Lo Giudice nell’ambito dell’iniziativa “Libriamoci – Giornate di lettura nelle scuole”.
Il video ha emozionato l’autore che, cogliendone la profondità, ha deciso di condividerlo sul suo profilo social. Michele Caccamo ha notato che, nonostante l’argomento doloroso, grazie alla sensibilità di chi li ha guidati, i ragazzi sono entrati all’interno delle pagine senza paura, consapevoli della necessità di leggere insieme per riflettere, affrontare e superare i problemi.
Il monologo si presenta come un atto di dolore e pentimento da parte di un genitore nei confronti del figlio. Da sempre articolata e complessa la relazione padre-figlio viene indagata alla luce di questo disagio adattivo sociale. Lo scrittore ha sottolineato di aver scelto lo sguardo di un padre che deve fare i conti con se stesso e che diventa il simbolo di tutta la società. Nelle pagine del libro il tema dell’assenza diventa dominante. L’autore ha precisato che il fenomeno hikikomori è in crescita e coinvolge anche gli adulti, per questo è necessario indagarlo e capirlo.
Gli alunni della classe IID in un laboratorio di scrittura creativa, coordinato dalla prof.ssa Panella, hanno provato a immaginare la risposta del figlio al monologo paterno, quattro scritti che insieme sembrano pronunciati e pensati dalla stessa persona, una preghiera sommessa che, in un crescendo esasperato, destabilizza la posizione paterna per giungere a una confessione disincantata, ma disarmante nella sua semplicità. L’autore/editore lodando il sentito coinvolgimento e la partecipazione emotiva dei ragazzi del Campanella ha chiesto loro di valutare la possibilità di pubblicare il testo prodotto. Presenti e partecipi anche gli alunni delle classi IVA, IVD E IVG che hanno letto il testo nell’ambito della progettazione del Dipartimento di Lettere come lettura bimestrale, guidati dalle docenti Panella, Zito e Dieni. I ragazzi sono stati invitati a riflettere sulla complessità delle relazioni familiari e sociali e sulla rilevanza della comunicazione. È stata sottolineata l’importanza dell’educazione emotiva: esternare e parlare dei propri sentimenti è fondamentale nella costruzione di relazioni sane e di una vita serena.
Il Liceo Campanella, attraverso la costante promozione della lettura e la valorizzazione del dialogo, invita giovani e adulti alla riflessioni su temi attuali. L’obiettivo è quello di arginare e ridurre il più possibile il disagio che può nascere tra i banchi di scuola attraverso il confronto e la condivisione.