L’Ancadic chiede urgenti accertamenti tecnici sulla strada provinciale Sp21 Lazzaro/Motta San Giovanni
Con numerose e diversificate segnalazioni/richieste di intervento l’ANCADIC e il Comitato Torrente Oliveto nel corso degli anni hanno richiamato l’attenzione di alcune Istituzioni, tra cui i Ministeri competenti sui fenomeni di dissesto idrogeologico in continua evoluzione sulla Strada provinciale SP 21 Lazzaro/ Motta San Giovanni.
E’ stata altresì segnalata la mancanza di regimazione idraulica delle acque di piattaforma stradale e di quelle che scendono dalla collina, mancanza di sistemi di protezione laterali e ove insistono non più in grado di svolgere la funzione di contenimento dell’urto, il rifacimento della tracciatura della segnaletica orizzontale di margine della carreggiata che si rivelerebbe, tra l’altro uno strumento di guida ottica dell’utente della strada.
Specialmente nel transito notturno in assenza di illuminazione e di striscia di mezzeria (larghezza complessiva piattaforma stradale mt 5) e nelle giornate di intensa pioggia, ove più alto si presenta il rischio collisione e di finire nel vuoto sottostante, l’installazione di specchi parabolici da collocare nelle curve da individuare dai tecnici competenti, nonché di provvedere o disporre che su alcuni tratti dei versanti a rischio frana fossero collocate delle reti di aderenza con chiodatura.
Nel 2015 il Vicepresidente del tempo della Provincia di Reggio Calabria, Giovanni Verduci oggi Sindaco del Comune di Motta Sg, aveva presentato alla Stampa un Piano della Provincia di Reggio Calabria per la viabilità riguardante interventi per la messa in sicurezza della Strada provinciale che da Lazzaro conduce a Motta Sant’Antonio.
All’ANCADIC non risulta che tale piano abbia avuto un seguito.Allo stato dei fatti nulla è stato realizzato e le recenti piogge su molti tratti di strada a partire da Lazzaro hanno determinato smottamenti e frane.
Oltre alla frana registratesi lo scorso 1º novembre in via della Libertà poco prima del Centro abitato di Motta SG, abbiamo riscontrato ulteriori frane che ci siamo premurati di segnalare alle competenti Istituzioni per le verifiche tecniche e geologiche da eseguire per scongiurare l’imminente rischio di chiusura al transito della SP 21 interessata da fenomeni di dissesto idrogeologico in continua evoluzione.
In particolare al km. 6 intorno alle ore 11,30 dello scorso 15 novembre dall’alto del versante collinare è crollato un muro che grava sulle sottostanti strutture stradali e si notano delle porzioni dello stesso rimaste pericolanti.
Andrebbe eseguita una immediata ispezione tecnico visiva per riscontrare lo stato dei luoghi e verificare la stabilità della rimanente parte di muro e la causa che ha determinato il crollo. Sempre nello stesso tratto, per precisare poco più avanti del fabbricato situato al civico n. 1 si è registrata altra frana e il materiale si è riversato sulla sede stradale.
Una situazione di possibile frana si riscontra di fronte al fabbricato situato al civico 35 dove insistono dei grossi massi che appaiono instabili e preoccupano seriamente gli abitanti dei fabbricati frontistanti che anni addietro hanno segnalato il potenziale pericolo all’Amministrazione comunale di Motta SG.
Per chi sale da Lazzaro prima di arrivare al Distributore Stradale “IP” a circa 100, si nota ancora altro movimento franoso che ha interessato un muro di cemento, porzioni dello stesso si sono riversati sulla piattaforma stradale depositatisi anche lateralmente all’accesso del fabbricato situato al civico n. 18, mentre altre porzioni di muro sono rimaste in sito in equilibrio instabile.
Andrebbe verificata la stabilità della restante parte di muro. A pochi metri da detto fabbricato salendo verso il distributore IP, si nota, anche in mancanza di pioggia, che la collina sovrastante la strada provinciale di circa 15 metri in linea orizzontale è impregnata di acqua e si ritiene possibile uno scucchiaiamento della collina che può creare pericolo a chi transita sulla strada di cui andrebbe verificata la provenienza e disporre le urgenti conseguenziali interventi.
Quanto da noi descritto conferma che il piano presentato al tempo dall’allora Vicepresidente della Provincia Giovanni Verduci era fondato e ravvisa una certa preveggenza.
Si tenga conto che l’area in questione ricade in un ambito territoriale ritenuto ad alto rischio sismico e potrebbe costituire un forte handicap in caso di eventi calamitosi essendo la Sp 21 unica strada di collegamento da Motta alla Ss 106 e viceversa.
Per quanto sopra, non essendo possibile a nostro avviso escludere che un semplice evento franoso anche di lieve entità possa innescare e in alcuni tratti aggravare fenomeni di instabilità di versanti i cui effetti negativi, peraltro ripetutamente già manifestatesi in vari tratti (crollo del materiale terroso e roccioso, vegetazione anche arbustiva situata su versanti oggi in dissesto) coinvolgerebbero direttamente la piattaforma stradale interessata determinando gravi situazioni di pericolo per la circolazione veicolare e per la pubblica e privata incolumità nonché alle infrastrutture, si insiste nel richiedere un urgente accertamento tecnico/geologico per verificare le condizioni di stabilità della collina che insiste sulla strada in trattazione di cui in oggetto e i conseguenziali lavori ritenuti necessari.
Perdere altro tempo potrebbe essere motivo di preoccupazione catastrofica. Questa strada da Lazzaro a Motta merita visto la situazione descritta nella presente e nel passato una riprogettazione generale, argomento trattato anche in passato.