Percorsi plantari-tattili per non vedenti e ipovedenti all’interno dei Pinqua.
Questa è l’importante novità emersa dalla sinergia dell’Amministrazione comunale, col sindaco Giuseppe Falcomatà e l’assessore con deleghe all’Edilizia Privata, Condono edilizio, Pinqua Elisa Zoccali e i vertici nazionali e locali dell’Uic (Unione italiana ciechi).
Un’idea dell’assessore Zoccali, voluta fortemente dal sindaco Falcomatà che ha promosso i contatti con l’Uic reggina che si è sviluppata negli uffici del Centro direzionale alla presenza di Marino Attini, Consigliere Nazionale e componente della Direzione Nazionale della Uic, di Sergio Prelato, consulente della Direzione nazionale, Francesca Marino, presidente della Sezione reggina della Uic e il già presidente Armando Paviglianiti.
Un’attività concreta per inserire nei Pinqua, cioè i Programmi innovativi per la qualità dell’abitare previsti ad Arghillà, Modena-Ciccarello e Reggio Sud, questi percorsi per ipovedenti.
Come ha chiarito l’assessore Zoccali: «L’obiettivo dei Pinqua che vogliamo perseguire è quello di migliorare la qualità di vita delle persone, di aiutarle a muoversi e vivere in autonomia.
Per questo dal confronto con l’Unione Ciechi e ipovedenti è iniziato un lavoro sinergico anche coi nostri progettisti dei Pinqua per arrivare alla creazione di percorsi sensoriali-tattili.
Non ci siamo fermati al solo abbattimento delle barriere e al superamento degli ostacoli che limitano l’accessibilità, ma abbiamo pensato alla realizzazione di percorsi tattili e sensoriali, in materiali particolari.
I percorsi tattili per ciechi ed ipovedenti, inoltre, sono previsti anche all’interno dei parchi urbani e delle piazze.
Non si tratta di senso di responsabilità da parte di noi tutti, ma di vero e proprio senso civico».
Da questo angolo visuale l’Amministrazione comunale è riuscita a dare delle risposte all’Unione italiana ciechi che, in questi anni, ha sempre stimolato i cittadini ciechi e ipovedenti a muoversi e vivere il più possibile in autonomia, nonostante le difficoltà e i disagi nella loro mobilità affinché raggiungessero una migliore qualità di vita, affermando la loro voglia di essere presenti e indipendenti esattamente come gli altri cittadini.
Le novità pensate per i Pinqua potranno essere strumenti migliorativi della loro mobilità per ciechi e ipovedenti, considerando che sono ormai una consuetudine condivisa sulla base di un continuo e costante processo di confronto con enti e istituzioni.