Lazzaro: combustione in località Comunia, per Ancadic sopralluoghi eseguiti dai funzionari ARPACAL con superficialità
Da un sopralluogo esperito nella mattinata dello scorso 13 settembre 2020 dallo scrivente in località Comunia, si è riscontrato che dopo quaranta giorni dall’incendio la combustione dei rifiuti nelle aree circostanti all’impianto di compostaggio e i focolai nella adiacente discarica comunale sono ancora attivi. L’odore di plastica bruciata è percepibile a distanza.
Giova ricordare che i rifiuti destinati al tempo all’impianto di compostaggio comprendevano anche rifiuti industriali tra cui quelli della carburazione e altre tipologie il cui ingresso non era ammesso a detto impianto. Oltre ai residui di lane d’acciaio presenti nei fanghi di depurazione venivano conferiti manufatti di legno con parti metalliche e vernici che oggi bruciano.
L’emergenza ambientale e sanitaria in atto è ancora oggi sottovalutata dagli Enti territorialmente competenti, lo dimostra il contributo straordinario di euro 66.432,00, erogato su richiesta del Comune di Motta San Giovanni dalla regione Calabria – Dipartimento II° Ambiente e Territorio, per garantire un piano di monitoraggio ambientale ed eseguire un intervento di smassamento e spegnimento del compost a seguito dell’incendio presso l’impianto Ecoservice. Tale somma è di sicuro insufficiente.
Visto la complessità dell’intervento si ritiene che lo stesso non potrà essere demandato al Comune di Motta San Giovanni, ma dovrebbe essere eseguito quantomeno direttamente dalla Regione Calabria.
Senza timore di sbagliare possiamo dire che nella vasta area di Comunia non c’è un angolo dove non si rinvengano rifiuti, una vera bomba ecologica. Si rinnova la richiesta inoltrata lo scorso 2 gennaio dall’ANCADIC di provvedere immediatamente a recintare il terreno di proprietà della società Ecoservices per evitare il pascolo di animali da reddito in siti inquinati.
Sicuramente, alle SS.LL. pur non conoscendo direttamente lo stato dei luoghi, non sarà certamente sfuggito di accertarsi, anche attraverso le nostre segnalazioni corredate da documentazione fotografica, del disastro ambientale che perdura da decenni nella località Comunia, soprattutto i fenomeni temporaleschi, quando le acque piovane penetrano nelle montagne di rifiuti ricadenti anche nel sottostante torrente e raggiungono il mare.
In data 1/9/2020 funzionari dell’ARPACAL di Reggio Calabria eseguivano un sopralluogo e con nota dello scorso 7 settembre diretta al Sindaco del Comune di Motta San Giovanni, al Sig. Prefetto ed alla Direzione Generale della stessa Azienda, seppur cercando di minimizzare sulla portata e sulla qualità delle combustioni per non contraddire se stessa rispetto alle dichiarazioni rilasciate una settimana circa dopo l’incendio ed in assenza di analisi dei fumi vere e proprie e sorvolando sui focolai presenti nell’altra discarica comunale ha dovuto ammettere la persistenza di focolai attivi.
Ogni altro commento è superfluo.