L’Istituto Piria di Rosarno celebra Vincenzo Lacquaniti
Nel 50esimo anniversario della morte di Vincenzo Lacquaniti, indimenticato giornalista, scrittore, storico, poeta e musicista, l’Istituto di Istruzione superiore “Piria”, diretto dalla Dirigente Scolastica Mariarosaria Russo, ha ricordato la figura dell’illustre letterato di Rosarno con un’emozionante cerimonia tenutasi quest’oggi nell’auditorium scolastico. Un evento, molto partecipato e ricco di suggestioni, che ha segnato anche la premiazione del concorso, riservato agli alunni della scuola, finalizzato ad onorare la memoria del Professor Lacquaniti quale “esempio encomiabile di impegno civile e culturale, nonché di amore profondo per la terra natale”.
All’iniziativa hanno preso parte anche il sindaco della Città Metropolitana di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà, insieme al consigliere delegato all’istruzione Carmelo Versace. Presenti, tra le autorità, anche la Sottosegretaria al Sud e alla Coesione Territoriale Dalila Nesci, il Presidente del Consiglio regionale della Calabria Giovanni Arruzzolo e il Commissario Prefettizio del Comune di Rosarno Antonio Reppucci.
“Siamo qui per onorare la memoria di un grande uomo – hanno detto il sindaco Falcomatà e il delegato Versace a margine della cerimonia – siamo convinti che la scuola debba svolgere un ruolo fondamentale di aggregazione delle istanze territoriali, esaltando l’identità storica ed il senso di appartenenza dell’intera comunità, in particolare tra i più giovani. Ricordare una figura come quella di Vincenzo Lacquaniti, celebrando le sue molteplici attività culturali, costituisce un’occasione anche per i nostri ragazzi di conoscere meglio le nostre tradizioni e le tante ricchezze storiche custodite sul nostro territorio”.
“Siamo grati all’intera comunità scolastica per la splendida accoglienza – hanno aggiunto – a Pino Lacquaniti, figlio del Professor Vincenzo Lacquaniti, e alla Dirigente Mariarosaria Russo, un sincero plauso per aver voluto organizzare questa splendida cerimonia, offrendo ai ragazzi l’opportunità di confrontarsi attraverso l’arte e la cultura con la figura di colui che consideriamo davvero un calabrese Doc, una persona poliedrica con tanti interessi e capacità, animato da una straordinaria passione e dall’amore per la propria terra. E’ nostro dovere come Città Metropolitana onorare la memoria di queste figure, perchè da questi esempi dobbiamo essere capaci di trarre ispirazione, da chi attraverso lo studio, l’impegno, il sacrificio ha reso grande questa nostra terra”.