Catanzaro

L’università Magna Graecia di Catanzaro ottiene la certificazione Olink: primo e unico ateneo certificato ed erogatore del servizio del sud Italia

Certificazione proteomica all'avanguardia che consente di comprendere percorsi biologici complessi e marcatori di malattia

L’Università Magna Graecia di Catanzaro è il primo e unico ateneo del Sud Italia certificato Olink, azienda svedese sviluppatrice di una nuova e innovativa tecnologia, usata sia in ricerca che in clinica, che consente di comprendere percorsi biologici complessi e marcatori di malattia. Un importante riconoscimento che conferma l’eccellenza dell’attività di ricerca svolta nel laboratorio di biologia delle cellule staminali dell’Università Magna Graecia che si occupa dello studio di malattie neurodegenerative attraverso la generazione di modelli di cellule 2D e 3D. La certificazione ottenuta e le attrezzature di cui è stato dotato il laboratorio dell’Umg sono fondamentali non solo per la ricerca ma anche per la pratica clinica e consentono di erogare un servizio importante alle aziende del settore farmaceutico, ai laboratori di ricerca interessati e al territorio. Il laboratorio di proteomica e spettrometria di massa del Centro di ricerca in Biochimica e Biologia molecolare avanzata dell’Umg fornirà questo servizio a tutti coloro che ne faranno richiesta, consentendo l’accesso rapido ed esclusivo a metodologie proteomiche all’avanguardia.

“Sono orgoglioso del prestigioso risultato ottenuto che sottolinea l’eccellente lavoro svolto dai ricercatori dell’Università Magna Graecia. Il nostro – afferma il rettore dell’Umg di Catanzaro, prof. Giovanni Cuda –  è l’unico ateneo nel Sud Italia ad avere ottenuto la certificazione Olink e, grazie a questo riconoscimento, il laboratorio dell’Università di Catanzaro è l’unico provider nel meridione. Questa certificazione – conclude il rettore Cuda – ha consentito, inoltre, all’Umg di entrare in una rete scientifica di cui fanno parte anche laboratori internazionali di ricerca”.

Lo studio di biomarcatori permette di sviluppare nuovi farmaci utili allo sviluppo di terapie di successo per il trattamento di malattie, i cui processi biologici alla base sono, talvolta, poco conosciuti. L’identificazione di nuove proteine è utile alla pratica clinica ed è finalizzata alla diagnosi precoce delle malattie per cure sempre più mirate ed efficaci.
 
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Intervista alla dott.ssa Luana Scaramuzzino – Tecnologa Centro di Ricerca Neuroscienze e responsabile Olink Laboratorio di biologia delle cellule staminali Università Magna Graecia di Catanzaro – scaricabile al seguente link: https://we.tl/t-mVdU9o4glE
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