Massimo Ripepi “Bandecchi discriminato da Brunetti, scelta politica al 100%”
Se inizialmente ero convinto al 99,9% che la scelta di Brunetti di affidare la guida della Reggina alla Fenice Amaranto fosse politica, ora dopo l’ultima e conclusiva riunione ne sono convinto al 100%.
Il resto delle spiegazioni fornite dal Sindaco f.f., oggi in Commissione Controllo e Garanzia, sono un mero tentativo di arrampicarsi sugli specchi, rompendoli. E, infatti, ha vanamente cercato di far credere che la sua decisione fosse ancorata ad un fatto tecnico facendo riferimenti tecnici al business plan e a documenti mancanti. Spiegazioni del tutto assurde.
Peccato che si sia tradito con le sue stesse parole dandoci la certezza matematica che la scelta sia stata politica. Infatti in un momento di sincerità, ha affermato palesemente che “le dichiarazioni pubbliche di Bandecchi e i suoi comportamenti hanno influito sulla valutazione politica” e che mai avrebbe potuto consegnare la società a un individuo che “sputa” ai tifosi, minaccia i consiglieri comunali e che consiglia al presidente Gravina della FIGC “di cambiare spacciatore”.
Peraltro, Brunetti ha dimenticato di dire che non ha voluto sentire il giudizio di personaggi competenti ed esperti che hanno fatto la storia del calcio a Reggio Calabria come Lillo Foti, giocatori come Francesco Cozza e Nicola Amoruso.
Non soddisfatto, li ha addirittura criticati in Consiglio Comunale dicendo che “non accetta consigli da nessuno, perché la scelta doveva essere quella e quella è stata”. Ovviamente, senza avere il coraggio di fare nome e cognome ma facendo riferimenti inequivocabili, per poi tentare di mascherare il tutto in Commissione. Al solito: lanciano il sasso e ritirano la mano.
In conclusione, il Sindaco f.f. afferma che saranno i fatti a giudicare la sua decisione. I primi fatti, tuttavia, sembrano chiaramente dargli torto. Oltre a una sconfitta e un pareggio, elementi del business plan, cruciali per lo sviluppo della società, come il settore giovanile e la squadra femminile, sono ancora solo fantasie sulla carta.
Naturalmente l’auspicio è che la squadra abbia un futuro prospero. Ma, in caso contrario, la domanda sorge spontanea: Brunetti come intenderà rimediare ai suoi errori se non dimettendosi?
Considerato che il 25 ottobre scadrà il suo mandato, come intenderà pagare la responsabilità di una scelta scellerata? Cosa vuol dire quando dice “mi prenderò le mie responsabilità” e poi “in alcun caso mi dimetterò prima della fine del mandato”?
Domande alle quali forse non avremo mai una risposta chiara, ma d’altronde siamo abituati alle mezze risposte farcite di montagne di supercazzole. Brunetti con la sua scelta scellerata ci ha semplicemente rovinati.
Adesso dopo aver dato ai cittadini e ai tifosi un vero spaccato di quanto avvenuto, difendiamo Rheggio e forza Reggina.