Mediterranea “tra cultura, legalità e diritti sindacali calpestati”
Siamo dell’avviso che L’Università Mediterranea anziché rappresentare il fulcro della conoscenza e della giustizia, si sia macchiata di gravi omissioni nei confronti dei diritti sindacali dei propri lavoratori e lavoratrici.
Non rappresenta forse (!) una palese violazione dell’art. 27 dello Statuto dei Lavoratori ignorare il diritto fondamentale dei lavoratori di disporre di un idoneo locale per lo svolgimento delle attività sindacali? Atteggiamento questo del quale si continua a “macchiare” Codesta Università e che è da tutti testimoniabile.
Sarebbe pleonastico definire tale contegno come meramente “ostile”. Esso non solo ostacola gravemente l’attività sindacale, ma mina fortemente la rappresentatività e l’autonomia della RSU e delle OO.SS., creando un clima surreale (vessatorio e punitivo?!?) all’interno dell’Ateneo.
Ancora, le recenti valutazioni del personale tecnico-amministrativo, a nostro parere semplicemente irragionevoli, addolorano e sviliscono chi contribuisce quotidianamente al funzionamento dei servizi con sempre crescente dedizione e professionalità.
Inoltre, le procedure di Progressione Economica Orizzontale e Verticale, per come espletate, gettano fosche ombre sul profilo dell’indefettibile trasparenza, agitando perplessità, lasciando di fatto fuori i più meritevoli nonché ingenerando divisioni tra il personale che non comprende né condivide il modus operandi dell’Amministrazione che bandisce procedure non previste, ignorando quelle programmate.
Quanto fin qui rappresentato, inclusa la scandalosa mancata protocollazione di note sindacali, dimostra chiaramente una deliberata compressione della libera esplicazione dell’attività sindacale nonché mancanza di rispetto verso i diritti dei lavoratori.
Ormai nell’Ateneo si respira un clima “prepotente”, aggravato da un passato che ha visto protagonista l’Ufficio Procedimenti Disciplinari, ingiustamente accanitosi contro colleghi, anche sindacalisti, per poi vedersi clamorosamente smentito nel proprio operato.
Sebbene a seguito dell’accertamento delle ingiuste sanzioni, la composizione dell’ufficio sia stata rinnovata, v’è da sottolineare che inspiegabilmente parte dei componenti è sopravvissuta.
Se già tutto ciò non fosse di per sé sufficiente a delineare il quadro drammatico in atto, è di queste ultime ore l’ennesima prova della mancanza di rispetto della Governance della Mediterranea nei confronti dei Rappresentanti dei Lavoratori “rei” di aver segnalato un perdurante disservizio idrico nella Cittadella Universitaria e di aver chiesto un tempestivo intervento per la tutela della salute del Personale.
L’assenza di riscontro da parte del Direttore Generale f.f., che ha deliberatamente ignorato la nota sindacale, rappresenta nient’altro che una conferma del generalizzato contegno scortese ed irrituale.
L’assenza di Relazioni Sindacali costruttive e il rifiuto dell’Amministrazione di confrontarsi con i Rappresentanti dei Lavoratori stanno generando un clima di conflittualità e pregiudicando il buon funzionamento dei servizi. Tale atteggiamento è in contrasto con i principi di partecipazione e collaborazione che dovrebbero caratterizzare una Pubblica Amministrazione efficiente.
È tempo che il Magnifico Rettore agisca con determinazione per far riprendere aria (pura) a un ambiente di lavoro che sia sano e rispettoso dei diritti sindacali. La rimozione degli ostacoli, coniugata a un dialogo aperto e rispettoso con la RSU e le OO.SS. non sono solo necessari, ma non più procrastinabili.
Senza alzare i toni, ma con fermezza, chiediamo un aperto confronto affinché la democrazia e il rispetto, ben amalgamati, siano la pietra d’angolo della nostra Università.
Segretario Generale Nazionale UIL RUA – Attilio Bombardieri
Federazione USB Reggio Calabria – Filippo Luverà