Calabria

Calabria, l’emergenza lavoro femminile: un’agenda per la parità

La Calabria si trova di fronte a una sfida cruciale: liberare le donne dal limbo della precarietà lavorativa e promuovere una reale parità di genere. Un quadro allarmante emerge dall’analisi di Mariaelena Senese e Anna Comi, rispettivamente Segretario generale e Responsabile Coordinamento pari opportunità di Uil Calabria: meno di una donna su tre ha un’occupazione stabile, con un tasso di occupazione femminile fermo sotto il 35%, ben al di sotto delle medie nazionali ed europee.

La maggioranza dei contratti femminili è a termine o part-time involontario, una condizione che non è una scelta, ma una necessità. A ciò si aggiunge un divario salariale del 30% rispetto ai colleghi uomini, un’ulteriore conferma della disparità di trattamento.

Oltre alle difficoltà di accesso al lavoro, le donne calabresi sono gravate dal peso del lavoro di cura familiare, spesso invisibile e non riconosciuto. Oltre il 70% delle donne inattive dichiara di non poter cercare lavoro a causa di impegni familiari.

Per invertire la rotta, Uil Calabria propone un’agenda di interventi mirati:

  • Incentivi fiscali per l’assunzione di donne: sgravi contributivi per le imprese che assumono donne, specialmente nelle aree rurali e nei settori più critici.
  • Sostegno alla conciliazione vita-lavoro: ampliamento dei servizi di supporto, voucher per l’assistenza, incentivi al telelavoro e alla flessibilità oraria.
  • Potenziamento dei servizi di assistenza: sostegno alla figura del caregiver, espansione dell’assistenza domiciliare, servizi di sollievo.
  • Realizzazione di nuovi asili nido: accelerare la costruzione di strutture per allineare la Calabria alle medie nazionali.
  • Potenziamento del welfare regionale: contributi aggiuntivi per le famiglie e sostegno economico alle lavoratrici.
  • Promozione dell’imprenditoria femminile: finanziamenti e microcredito per sostenere le donne che avviano nuove attività.

“La parità di genere non è solo una questione di giustizia, ma un motore per la crescita economica e sociale della Calabria”, sottolineano Senese e Comi. Un appello alla Regione affinché investa concretamente in queste misure, per costruire una Calabria più forte, inclusiva e innovativa.

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