Calabria

Molinaro (FdI) su pesca a strascico “grazie al Ministro Lollobrigida respiro di sollievo per le nostre marinerie”

C’è apprezzamento da parte del gruppo del Consiglio Regionale sull’esito positivo dei negoziati europei sulla riduzione dell’attività di pesca. Le misure adottate dal Consiglio UE Agricoltura e Pesca, con un forte impegno del Ministro Lollobrigida, virano nettamente in positivo rispetto alle iniziali proposte della Commissione Europea.
Tanti comuni, tante marinerie del nostro territorio molte di queste a gestione familiare, fondano il proprio reddito proprio sulla pesca a strascico.
Il risultato raggiunto, sostenuto fin dalla prima ora dai parlamentari nazionali ed europei di Fratelli d’Italia, è fondamentale per la pesca italiana in generale e per la nostra flotta evidenzia Pietro Molinaro consigliere regionale di Fratelli d’Italia.
E’ stato un lavoro intenso ottenuto grazie al lavoro delle nostre istituzioni che hanno saputo creare una forte sinergia con i nostri partner europei, come Spagna e Francia.
C’era molta preoccupazione tra i pescatori poiché le misure come erano previste nel piano d’azione europeo avrebbero penalizzato gravemente le marinerie tricolori e gli stessi consumi di pesce, uno dei prodotti cardine della dieta mediterranea.
La prospettiva per le nostre marinerie era negativa la situazione era ormai al limite.
Le giornate di lavoro consentite, di fatto, non permettevano soprattutto alle imbarcazioni meno moderne, quasi nessuna marginalità e attività. Ridurle ancora avrebbe significato, per molti operatori, il collasso dell’attività che avrebbe comportato una rilevante perdita di posti di lavoro.
Per lo strascico quindi le riduzioni avanzate dalla Commissione sono state mitigate dalle misure di compensazione che ne hanno di fatto azzerato gli effetti.
Questo risultato, è sicuramente una buona notizia per la flotta italiana, tutela l’equilibrio tra sostenibilità ambientale e salvaguardia del tessuto economico delle comunità costiere.
Sono stati certamente salvaguardati gli interessi nazionali, infatti annota Molinaro  le precedenti norme UE con il divieto della pesca strascico avrebbero fatto sparire dalle tavole un pesce italiano su tre, aprendo la strada a una vera e propria invasione di prodotto dall’estero.
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