Si è svolta a Palazzo Petrucci la prima finale del Mozzarella Championship, la competizione che ha scelto le migliori mozzarelle d’Italia tra centinaia di caseifici della nostra penisola. Una manifestazione organizzata da Scatti di Gusto e Luciano Pignataro Wine Blog in collaborazione con i curatori di LSDM e con la partnership del Consorzio Tutela Vini Sannio. I due siti gastronomici, punto di riferimento per l’informazione sui latticini, hanno deciso di promuovere un confronto basato sulla qualità organolettiche della mozzarella.
E’ stata effettuata una degustazione alla cieca con 19 esperti e i campioni di mozzarella sono stati acquistati in anonimato direttamente dai caseifici. Due le categorie in gara: “Dop” e “non Dop”. A vincere nella prima selezione il è stato il caseificio della cooperativa Don Peppe Diana. Sul gradino più alto del podio tra le “non Dop” è stata invece la Tenuta Vannulo.
Al secondo posto tra le mozzarelle non Dop si è piazzata una bella realtà calabrese, il Granatore” di Alessandro Zagari, un azienda di Palmi, dinamica sempre alla ricerca della perfezione nel gusto che lavora esclusivamente il latte migliore, prodotto da allevamenti selezionati.
Al termine delle degustazioni alla cieca, sono state stilate due classifiche
Caseifici che producono mozzarella non Dop:
- Vannulo di Paestum
- Granatore di Palmi
- Leuci di Caserta
- Tenuta Bianca di Altavilla Silentina
Caseifici Dop:
- Don Peppe Diana di Castel Volturno
- Caseificio Jemma di Battipaglia
- Caseificio Agnena di Cancella e Arnone
- Caseificio Polito di Agropoli
Dopo aver saggiato la mozzarella di Leuci, Casagiove, Caserta, che si sono classsificate al III posto, da calabrese sono andata ad acquistare le mozzarelle di bufala dei caseificio i Granatore di Palmi.
Mozzarelle, trecce, burrate, stracciatella, treccia e cannoli ripieni di ricotta di bufala, sono una delizia per il palato.
Non ho mai mangiato una burrata più buona, in confronto quelle pugliesi, che adoro, passano in secondo piano. Di una delicatezza straordinaria, morbide e gustosissime. Lo stesso vale per la stracciatella con un panna densa e delicatissima. Cosa dire delle mozzarelle. Parafrasando Totò “se esce il latte le prendi, altrimenti desisti”, qui non c’è da desistere ma da prendere e da gustare queste meravigliose mozzarelle che non finiresti mai di mangiare. Treccia sublime ed infine: dulcis in fundus, i cannoli. Ho mangiato tra i migliori prodotti siciliani, catanesi, palermitani, messinesi, ma sempre il ripieno risulta stucchevole. I Cannoli del Granatore hanno il giusto equilibro che ti permette di mangiarli senza sentirti sazio, anzi, hai la voglia di mangiarne ancora e poi ancora. Complimenti siete straordinari, a me resta solo riuscire a confrontare le mozzarelle e gli altri prodotti con il primo arrivato, Vannulo di Paestum ma sono certa che il pari merito sarebbe il giusto posto per questo caseificio che rende ancora più forte il senso di appartenenza alla nostra bella Regione.