Note di Moda, con la Fondazione Chops un passo per la ricerca
Il primo cittadino falcomatà ha preso parte all'iniziativa promossa per la raccolta di fondi per gli studi scientifici contro le malattie rare e, in particolare, alla Fondazione Chops, presieduta da Manuela Mallamaci: "Sosteniamo la causa del piccolo Mario e della sua famiglia"
Il sindaco metropolitano, Giuseppe Falcomatà, ha preso parte all’iniziativa di solidarietà “Note di Moda: Un Passo per la Ricerca”, dedicata alla raccolta fondi per gli studi scientifici contro le malattie rare e, in particolare, alla Fondazione Chops, presieduta da Manuela Mallamaci, madre del piccolo Mario, affetto dalla sindrome descritta in letteratura medica con soli 13 casi.
L’evento è stato l’occasione per immergersi in una collettiva di artisti che da tutta Italia hanno dato la loro adesione, seguiti dagli ideatori e curatori Filippo Malice L.A.B.1 (collettivo artistico) e Antonella Postorino AP Architecture & Production Designer.
«Partecipiamo con gioia a questo evento per la Fondazione Chops – ha detto il sindaco Falcomatà – sostenendo non soltanto la causa di Mario e della sua famiglia, ma anche perché la Fondazione consente di accendere un faro e tenere viva l’attenzione su tutto quello che è il mondo delle malattie rare. Quindi, è importante che l’iniziativa si svolga a Reggio mettendo insieme tante belle energie che ci sono sul nostro territorio».
«Siamo sempre vicini al mondo della solidarietà ed alle associazioni che si impegnano in progetti solidali», ha ricordato il sindaco sottolineando l’impegno dell’amministrazione comunale. «Lo faremo – ha spiegato – anche il prossimo 12 dicembre quando, insieme alla Fondazione Chops, presenteremo la mostra sui cimeli del calcio. Anche quello, infatti, sarà un percorso che consentirà, all’importante realtà della presidente Mallamaci, di continuare a lavorare per la ricerca su un tipo di malattia estremamente rara e sulla battaglia che sta portando avanti il piccolo Mario che, poi, è un po’ la battaglia di ognuno di noi e che ci ricorda quale sia la ricchezza della nostra gente e del nostro territorio: quella della generosità, di sentire come proprie le sofferenze degli altri».
«Se c’è qualcosa che non appartiene e non apparterrà mai ai reggini – ha sottolineato Giuseppe Falcomatà – è il sentimento dell’indifferenza. Ed un qualcosa di cui dobbiamo andare orgogliosi perché è una peculiarità affatto scontata, mai banale, ma è una profondità straordinaria che si esplicita nella propensione a voler aiutare il prossimo, ad essere solidali e vicini a chi soffre, a stare naturalmente accanto a chi sta portando avanti una battaglia così delicata e difficile».