Operazione della polizia locale di Palmi nella lotta alla contraffazione

La Polizia Locale di Palmi diretta dal Maggiore Francesco Managò, nell’ambito di complesse ed
articolate indagini in materia di contrasto alla contraffazione e tutela del made in Italy, ha deferito
alla Procura della Repubblica di Palmi, diretta dal Procuratore Dott. Emanuele Crescenti, una donna
di Palmi che, dalle risultanze investigative che saranno poi valutate in sede processuale, si prodigava
a reperire ed introdurre nel territorio italiano e, di conseguenza, a far giungere a Palmi, al fine di
trarne profitto, prodotti industriali con marchi o segni distintivi contraffatti.
L’indagine era nata grazie all’attenzione di alcuni agenti che, navigando sui social network facebook e instagram,
avevano appurato dell’esistenza di un canale che consentiva di introdurre nel territorio dello Stato,
con fini commerciali, prodotti griffati delle migliori marche presenti sul mercato ma contraffatti e di
ottima fattura, tali da renderli pressoché identici agli originali.
Il terminale della presunta rete era una donna la quale pubblicizzava sui social o sullo stato whatsapp, in foto e video, la vendita di griffe prestigiose quali Yves Saint Lauren, Alexander McQueen, Valentino Garavani, Chanel e molte altre.
Il meccanismo era molto semplice. Vi era un tariffario standard: le scarpe McQueen, che nei negozi
ufficiali costavano € 550,00 e risultavano quelle più vendute, venivano offerte invece a € 170,00 e
così a salire di prezzo in relazione al costo del modello originale.
Il cliente osservava le foto dei prodotti sui suddetti canali social, li richiedeva alla titolare del profilo, effettuava il pagamento sulla carta PostePay della donna e quella girava l’ordine al suo fornitore estero.
Dopo circa 15 giorni lavorativi il prodotto contraffatto arrivava in Italia e poi, tramite corriere, veniva recapitato a casa della donna che lo consegnava ai clienti.
Si tratta di marchi registrati presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, nel rispetto delle convenzioni internazionali e dei regolamenti comunitari sulla tutela della proprietà intellettuale o industriale.
Dopo aver acquisito sufficienti elementi probatori forniti all’Autorità Giudiziaria, con il coordinamento del Sost.Proc. Dott. Davide Lucisano prima e poi del Procuratore Aggiunto Dott. Santo Melidona, la Polizia Locale ha
approfondito le indagini grazie all’esame dei tabulati del traffico telefonico, eseguendo accertamenti bancari e vagliando le movimentazioni di denaro sulla carta PostePay e da lì risalendo alla rete di acquirenti, che sono stati convocati in ufficio, sentiti dall’organo inquirente e sanzionati con sanzioni amministrative che vanno da € 600,00 a € 7.000,00 per ogni capo contraffatto acquistato.
Il personale della Polizia Locale ha quindi eseguito una perquisizione domiciliare rinvenendo nella circostanza alcuni capi contraffatti manca Alexander McQueen e Valentino Garavani e ponendoli sotto sequestro.
Essendo quindi consolidato il quadro probatorio la Procura della Repubblica ha chiuso le indagini contestando alla donna l’ipotesi di reato di cui all’art.474 codice penale che prevede una pena fino a quattro anni di reclusione e la multa fino a € 35.000,00.