Pallacanestro Viola, Milia (FI) “provvedimenti del Giudice sportivo ingiusti”
“Il derby dello stretto tra Viola e Basket School, che ha decretato la nona vittoria consecutiva per la Viola, finora imbattuta e prima in classifica, non poteva concludersi nel peggiore dei modi: i provvedimenti del Giudice sportivo, tra cui la squalifica per 4 gare per invasione di campo, a cui si aggiunge, tra le altre, un’ammenda di 6 mila euro e l’inibizione al dirigente Porcino, sono ingiuste e non tengono conto dei fatti documentati dalle immagini che tutti abbiamo visto”.
In una nota il capogruppo di Forza Italia in consiglio comunale, Federico Milia, commenta il comunicato del Giudice sportivo, a seguito degli scontri avvenuti domenica scorsa al PalaCalafiore, al termine del derby dello stretto.
“I provvedimenti si basano sui referti dei direttori di gara, il cui arbitraggio è già apparso piuttosto discutibile durante il match, senza tener conto delle immagini, in cui appare chiaro che alcuni giocatori e il dirigente della squadra avversaria abbiano alimentato, aggressivamente, la discussione a partire dal fischio finale” dichiara Milia.
“Una realtà dei fatti narrata dalle immagini di cui il Giudice sembra non aver tenuto conto e in cui si ravvisa un accanimento nei confronti di una squadra con un progetto vincente: provvedimenti che provocano inevitabilmente un danno economico e di immagine alla società, che tanto ha fatto in questi anni per riportare la squadra alle categorie di un tempo, e un danno alla città e ai tifosi, che in tutte le gare hanno sempre dimostrato compostezza pur nella vivacità che caratterizza lo spirito e il tifo sportivo” dichiara Milia.
“La Giustizia sportiva farà il suo corso, la società ha comunicato a mezzo stampa la volontà di ricorrere in appello: sono certo che, nelle sedi opportune, verrà fatta chiarezza circa i fatti, oggi narrati in modo distorto, da provvedimenti che puniscono unilateralmente una società che, oggi più che mai, ci rende orgogliosi per la tenacia, non solo sportiva, a fronte di sanzioni ingiuste, che minano la credibilità della società, colpendo la città intera” conclude Milia.