Partita a Taurianova a porte chiuse, il sindaco Biasi avvisa “non è colpa del Comune, così il calcio in provincia rischia di bloccarsi”
Di seguito la dichiarazione del sindaco Roy Biasi in merito all’incontro in programma nel pomeriggio di oggi.
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«Trovo francamente ingiusto e immotivato trasformare in un caso politico contro l’amministrazione comunale l’obbligo di tenere a porte chiuse la partita di calcio prevista in calendario per oggi e, altresì, considero esagerata la determinazione assunta dalla società Taurianova Accademy di non disputare affatto l’incontro casalingo protestando per il ritardo, non dipeso certamente dagli uffici municipali, con cui ha saputo della decisione che, voglio chiarire, è figlia di una nota della Prefettura giunta al Comune solo nella giornata di ieri e sul cui contenuto ho prontamente informato il presidente della società.
Invito pertanto tutti ad abbassare i toni, anche per non alimentare false interpretazioni che potrebbero portare le tifoserie a mettere all’indice le istituzioni, che, è giusto ricordare, se la vicenda ha assunto una simile piega, che la volta scorsa avevamo scongiurato solo grazie al senso di responsabilità che il Comune in primis aveva dimostrato, è solamente per colpa di frange di facinorosi che hanno reso insicuri gli spalti del “Battaglia”.
La mia amministrazione, voglio sottolineare, a fronte del problema di ordine pubblico determinato da minoranze di scalmanati che con le loro intemperanze hanno finito col riproporre lo storico tema dell’agibilità dello stadio, ha prontamente convocato per ben due volte la Commissione di pubblico spettacolo.
Una volta prima della partita col Polistena, la riunione è andata deserta e l’altra volta, il 19 marzo p.v., assumendo io in prima persona la responsabilità per la gara poi disputata contro il Polistena.
Lo stesso avevo fatto per l’odierna partita con il Rizziconi, con apposita ordinanza, nelle more della convocazione della commissione del 19 marzo, e trovo pertanto ingiusto mettere nel mirino tanto la nostra volontà politica di sostenere quanto più possibile le squadre di calcio taurianovesi, del resto muovendoci né più né meno nel solco di quello che altri sindaci e finanche i commissari straordinari e i commissari prefettizi, hanno fatto in passato di fronte alla questione campo sportivo, quanto la dedizione degli uffici comunali che hanno lavorato anche fuori dagli orari ordinari per tentare di disinnescare, insieme a noi amministratori, gli effetti di un rinnovato indirizzo di sicurezza che ovunque, non solo a Taurianova, in mancanza di una opportuna flessibilità e di somme ingenti per mettere a norma gli impianti, potrebbe rischiare di danneggiare il movimento calcistico dell’intera provincia.
Ecco perché ho già allertato i colleghi sindaci e intendo in questi giorni chiedere un incontro in prefettura per riuscire a contemperare le giuste esigenze dell’ordine pubblico e della sicurezza, con il diritto dei veri tifosi a fruire di uno spettacolo sportivo, vissuto anche come momento di formazione per i giovani e orgoglio per l’appartenenza ad una comunità.
Per tutti questi motivi rinnovo l’invito alla dirigenza affinchè l’incontro, anche a porte chiuse, si tenga ugualmente, del resto simili restrizioni non è la prima volta e purtroppo non sarà l’ultima volta che si applicano e si applicheranno, per i campi di calcio calabresi, che più o meno versano dal punto di vista tecnico – amministrativo, nelle stesse condizioni del campo sportivo di Taurianova».