Patrick Zaki al Festival delle Migrazioni 2024
L'attivista egiziano sarà a Vaccarizzo per l'unica tappa pubblica in Calabria.
“Resistenza”. È questo il tema della XIII edizione del Festival delle Migrazioni che, dopo l’esperienza positiva dello scorso anno, anche quest’anno sarà itinerante e toccherà gli 8 comuni in cui l’Associazione è presente con i propri progetti.
Ospite d’eccezione per questa edizione del Festival è Patrick Zaki, attivista dei diritti civili, che farà unica tappa pubblica in Calabria proprio al Festival.
Intervistato dal caporedattore della RAI3 Calabria, Riccardo Giacoia, Zaki sarà ospite nella giornata del 24 agosto a Vaccarizzo Albanese nella splendida Piazza Skanderbeg.
Altra figura di rilievo è quella di Lisa Clark, Co-Presidente dell’International Peace Bureau che negli anni passati è stata insignita del premio Nobel della Pace. Sarà presente a Bisignano nella giornata inaugurale del 22 agosto, assieme ad altri notissimi interlocutori.
Il 23 agosto a San Benedetto Ullano sarà presente Renato Curcio, autore ed editore della casa editrice “sensibili alle foglie”, che sarà intervistato dal giornalista Paride Leporace assieme al ricercatore Maurizio Alfano.
Il 25 a San Giorgio Albanese parteciperà il Vescovo di Cassano allo Ionio mons. Francesco Savino, assieme alla giornalista Albanese Kristina Milona, per parlare del Patto Italia-Albania, alla presenza di tantissimi relatori nazionali e internazionali.
Il Festival si fermerà dal 26 al 28 per poi riprendere il 29 a Cerzeto, il 30 a San Basile, il 31 ad Acquaformosa dove il festival è nato, per poi festeggiare il gran finale, il primo settembre, a San Sosti.
«Il programma della seconda parte del Festival afferma il presidente Giovanni Manoccio è in fase di completamento e sarà divulgato nella prossima settimana.
Un profondo ringraziamento continua va ai Sindaci dei Comuni ospitanti, i soci dell’Associazione e tutti i relatori che parteciperanno ai tanti dibattiti in programma.
Sarà un’edizione di denuncia politica e di riflessioni sullo stato attuale dell’immigrazione e dell’accoglienza e su come le notizie vengano artatamente occultate. Naturalmente -conclude- in ogni serata vi saranno i concerti serali».