“Periferie: risorse o problema”: a Palazzo Alvaro l’incontro su decentramento amministrativo e partecipazione
Tra gli interventi previsti quello di Paolo Cotrupi, amministratore stesso del comitato di Mosorrofa, e quello di Domenico Marino, docente di Politica Economica presso la Mediterranea.
Il confronto, dopo i saluti istituzionali e le relazioni degli esperti, si è sviluppato proprio sul ruolo strategico ed essenziale di quelle che quasi in senso degradante vengono definite “periferie” quando, nei fatti, sono dei quartieri o dei borghi con storie e identità importanti; molti tra questi sono stati comuni autonomi prima della “grande Reggio”. Le istanze principali rappresentate, quasi all’unisono, dal comitato di Mosorrofa e dai referenti di altri quartieri cittadini sono quelle connesse alla garanzia dei servizi essenziali, strade, acqua, rifiuti e viabilità, ma anche agli spazi destinati ad attività sportive o ludico ricreative, quali luoghi di aggregazione, socialità e cultura. La questione della viabilità è vissuta con un senso di assoluta priorità proprio per chi vive in centri dell’area interna che soffrono atavicamente del problema di collegamenti con la città.
La questione della “partecipazione” e del decentramento amministrativo, aspetti connessi anche se non coincidenti, è stata sollevata dai comitati ma articolata politicamente e tecnicamente dai referenti istituzionali presenti.
Giuggi Palmenta, sposando lo spirito propositivo della questione, ha voluto sottolineare l’importanza di un governo cittadino partecipato di cui i comitati sono assolutamente soggetti protagonisti ma alle cui esperienze va associato un percorso di fattivo e concreto decentramento amministrativo che vada oltre il ruolo delle vecchie Circoscrizioni che era meramente “rappresentativo” ma senza godere di risorse o deleghe territoriali.
Il sindaco facente funzioni Carmelo Versace, nei suoi saluti istituzionali, richiama l’attenzione sul fatto che ancora ad oggi la Città metropolitana non ha ottenuto le funzioni, già per legge delegate, da parte della Regione Calabria, unico caso in Italia, e ciò malgrado l’Ente sta operando in modo sano e fattivo su molti fronti pur avendo le mani legate su altri. Ricorda ai presenti che alcuni settori, quello dei rifiuti in primis, sono ormai di gestione regionale ma ieri stesso si è trovato, per responsabilità, “costretto” a firmare un’ordinanza relativa agli impianti di smaltimento per garantire un servizio essenziale richiamandosi ad un’idea del “fare” operativo. Versace, in veste anche di consigliere comunale, ha anticipato qualche informazione sul nuovo Bilancio che prevede molti interventi per le aree periferiche.
A tal proposito il sindaco Brunetti ha ricordato ai presenti il percorso degli enormi sacrifici compiuti per uscire fuori dal predissesto pagando i debiti di chi in passato “ha depredato questa città”. Parte da questa analisi per far capire che per tutto questo periodo è stato difficilissimo, se non impossibile in taluni casi, operare amministrativamente con le risorse blindate dalla corte dei conti e con dei limiti di azione determinanti. Brunetti ha poi parlato dei fondi del PNRR che si aggiungeranno a quelle ordinarie dell’Ente con interventi progettuali per oltre 300 mln di euro, augurandosi, ironicamente, “che i cittadini si lamentino per il disagio del numero dei cantieri in giro per progetti che, una volta realizzati, cambieranno il volto della città”.
Sulle anticipazioni di Versace rispetto al Bilancio ed in risposta ad alcuni rilievi posti da qualcuno Brunetti ha risposto che “Il nuovo Bilancio, già approvato in giunta, è figlio del confronto con tutti i comitati cittadini, nessuno escluso, e non di calcoli fatti in segrete stanze, e risponde proprio, come precisa scelta politica, soprattutto alle istanze delle periferie ed al potenziamento dei servizi essenziali”.