Pesca sperimentale sardella, Regione Calabria replica ad associazione: “Tutto legittimo”
«In riferimento al comunicato stampa diffuso dal “Comitato pescatori Calabria”, a firma del presidente Salvatore Martilotti, sulla pesca sperimentale della sardella, si ritiene doveroso fornire chiarimenti utili a chiarire i contorni della vicenda e a fugare ogni dubbio in ordine ad asserite illegittimità».
È quanto riportato in una nota del dipartimento Agricoltura e Risorse agroalimentari della Regione Calabria, diretto da Giacomo Giovinazzo.
«In particolare – si evidenzia –, dopo oltre 10 anni dalla chiusura della pesca della sardella, in seguito all’entrata in vigore del regolamento Mediterraneo (Reg Ce n. 1967/2006), su impulso dell’assessore Gianluca Gallo, il dipartimento Agricoltura e Risorse agroalimentari ha provveduto a dare risposta alle molteplici richieste di intervento dei pescatori calabresi».
«A tal riguardo – prosegue il dipartimento –, il ministero delle Politiche agricole, Alimentari e Forestali, sulla base del progetto “Sperimentazione della pesca delle specie sardina e sardinella”, presentato dalla Regione e finanziato con fondi Feamp 2014/2020, ha autorizzato, lo scorso 14 gennaio, la predisposizione di due proposte di Piano di gestione – nell’ambito l’una della sub area Gsa10, l’altra della Gsa19, da sottoporre entrambe all’esame della Commissione europea».
«Al fine di poter avviare la sperimentazione in tempi rapidi, così come indicato all’articolo 25 Reg. (Ue) n. 2019/1241 – è sottolineato –, è stato necessario procedere alla selezione di un numero non superiore a sei imbarcazioni per ognuna delle Gsa interessate, da individuare tra quelle in possesso di regolare autorizzazione di pesca del novellame di sardina rilasciata dal ministero durante le ultime stagioni di pesca, prima dell’entrata in vigore del regolamento Mediterraneo (Reg (Ce) n. 1967/2006)».
Il dipartimento Agricoltura precisa inoltre che «nell’avviso di selezione delle barche che avrebbero effettuato volontariamente la sperimentazione erano indicati solo i seguenti criteri: iscrizione nel Registro comunitario, nonché in uno dei Compartimenti marittimi calabresi; iscrizione nell’elenco, tenuto presso la Capitaneria di porto, delle imbarcazioni autorizzate dal ministero alla pesca del novellame di sardina; essere in armamento con regolare licenza di pesca in corso di validità».
«Non figurava, invece – viene specificato –, il requisito della limitazione alla partecipazione delle imbarcazioni al di sotto dei 10 metri, citato erroneamente dal signor Martilotti. Rispetto alle censure avanzate, inoltre, c’è da segnalare ancora come il dipartimento abbia provveduto a pubblicare sul sito istituzionale la graduatoria provvisoria delle imbarcazioni in possesso dei requisiti richiesti».
«Sulla scorta di detta graduatoria – è scritto ancora –, sono risultate ammissibili circa 70 domande sulle 100 presentate. Per la sperimentazione sono state poi incaricate le 12 imbarcazioni (6 per ogni singola Gsa) che hanno ottenuto il punteggio maggiore calcolato sulla base dei criteri oggettivi riportati nell’avviso. Si sottolinea, in proposito, che alcune delle imbarcazioni individuate hanno spontaneamente rinunciato, una volta appreso che il pescato non poteva essere venduto».
«Tra queste anche una – conclude la nota – appartenente a Cooperativa, di cui risulta essere presidente il signor Salvatore Martilotti. Peraltro, si precisa ulteriormente, proprio a ragione del divieto di vendita del pescato il dipartimento ha provveduto, per il tramite del Flag territorialmente competente, a rimborsare le spese delle imbarcazioni partecipanti alla sperimentazione».