Reggio Calabria
Piazza del Popolo, Lanucara non ci sta “Ho comunicato perché non sarei andata in Commissione e ne ho le prove”
«Trovo sconcertante quanto avvenuto nella seduta di ieri della Nona Commissione Controllo e garanzia. Rispetto alla sospensione del mercato di Piazza del Popolo vengo nuovamente esposta ad attacchi e critiche strumentali, per di più con una motivazione totalmente falsa.
Non è assolutamente vero, infatti, che non ho inviato alcuna comunicazione ufficiale per motivare la mia assenza alla seduta di ieri.
Ho le prove di ciò che dico e sono pronta ad esibirle nelle sedi competenti: la mail con cui ho spiegato perché non sarei stata presente è stata infatti inviata alla Nona Commissione, e risulta regolarmente ricevuta, alle 14:50 del 27 gennaio 2025, ovvero un giorno prima della seduta in questione.
Sono tuttora in corso delle verifiche, ma sembrerebbe che qualcuno abbia cestinato questa mail, incorrendo così in eventuali responsabilità che verranno certamente chiarite da chi di dovere. Intanto però va ribadito che, alla luce di fatti inconfutabili perché facilmente documentabili, quanto affermato durante la seduta rispetto al fatto che io non abbia comunicato alcunché è palesemente infondato».
È quanto afferma, in una nota, l’assessora alle Attività produttive del Comune di Reggio Calabria, Marisa Lanucara.
«Oltre a ristabilire la verità dei fatti, travisati da chi continua a cavalcare strumentalmente la vicenda per trarne qualche becero vantaggio politico, ritengo doveroso richiamare prosegue Lanucara il contenuto della comunicazione cestinata perché riguarda il merito della convocazione che avevo ricevuto dalla Nona Commissione, ovvero l’incontro con il sindacato Sul e alcuni ambulanti tenutosi in municipio, a porte aperte, un paio di settimane fa.
Ho spiegato che il confronto con le diverse parti sociali e rappresentanze è parte integrante delle mie funzioni istituzionali. L’incontro in questione è stato chiesto dal sindacato e, in quanto amministratore pubblico, il mio compito è quello di ascoltare le istanze di tutti i soggetti, a prescindere dalla loro rappresentatività, che è eventualmente oggetto di valutazione politica.
L’incontro non ha avuto alcun seguito in termini di atti formali o decisioni amministrative, trattandosi esclusivamente di un confronto interlocutorio e non deliberativo».
«Sono questi i motivi per cui, comunicandolo formalmente per tempo, ho ritenuto che non ci fossero elementi sostanziali da sottoporre alla Commissione.
Ma evidentemente la strategia di chi punta solo ad avvelenare ulteriormente il clima sta salendo di livello e questi sono i risultati. È l’ennesima conferma che le scelte che abbiamo adottato sono giuste e coraggiose.
L’Amministrazione comunale non si è mai sottratta e mai si sottrarrà a un confronto civile e corretto per addivenire a soluzioni praticabili sia sotto il profilo della legalità che del rispetto del diritto al lavoro. Ma è inaccettabile che fatti gravissimi come questo passino sotto silenzio».