Prosegue a Reggio Calabria il lavoro di riordino della toponomastica comunale
La Giunta comunale ha accolto le proposte della Commissione Toponomastica, presieduta dal professore Domenico Cappellano, sull’intitolazione di nuove piazze, vie e giardini a personalità ed eventi particolarmente significativi per la comunità reggina.
Così, la diramazione privata Rausei (da via Cutroneo a via Vallone Petrara) porterà il nome di Paolo Rausei, emerito cittadino di Reggio e presente nella storia positiva della città fin dall’inizio del secolo scorso quale componente del primo consiglio comunale del post terremoto, un’assise che si trovò ad operare in un momento di grandi proteste e problemi soprattutto a causa delle difficoltà e dei disagi legati alla terribile calamità che provoco morte e desolazione.
Antistante l’asilo comunale del rione Gebbione, poi, ci sarà il “Parco 13 giugno 1999”, data indimenticabile per i reggini che segna la prima storica promozione della Reggina in serie A. Il giardino che sorge sulla via Reggio Campi, tra via Carpitella via Udine, sarà, invece, intitolato a Diego Carpitella, docente reggino di letteratura poetica e drammatica, studioso e fondatore della moderna etnomusicologia in Italia che, a partire dagli inizi della sua attività professionale, si impose come intellettuale “a tutto campo” venendo ricordato, in particolar modo, per aver contribuito in maniera significativa al dibattito culturale del Paese nel dopoguerra. Via Giovanni Calì (da viale Calabria a via Sbarre inferiori) segnerà il ricordo di un uomo che diventò, nella metà del secolo scorso, uno fra i protagonisti della vita industriale ed economica del Paese, proseguendo il suo percorso professionale in Francia e Svizzera per specializzarsi nel campo delle apparecchiature automatiche elettriche.
Palazzo San Giorgio ha, poi, deciso di celebrare l’ingegnere Rodolfo Zehender, colui che, ad inizio del ‘900, portò la luce elettrica ed il tram in città, con una via che va dalla rotonda Canale del viale delle Libertà fino alla sede del dipartimento di Ingegneria di Feo di Vito.
Demetrio Mauro, storico fondatore dell’azienda del caffè, verrà ricordato con l’intitolazione di quella che un tempo fu via Quartiere Militare. Cambierà toponimo anche via Maldariti che, d’ora in avanti, si chiamerà via Natale Praticò, riconoscimento all’esponente del Partito Comunista Italiano barbaramente assassinato, nel 1946, di ritorno da un comizio in Piazza Duomo. Per rimarcare la natura politica del delitto, gli assassini infierirono sul suo viso vergando uno scudo crociato.
Via Fiumarine si estenderà da via Alberto Neri ex Statale 18 (dopo il ponte) sulla fiumara Gallico verso nord alla linea ferrata in direzione lungomare di Catona, mentre via Villaggio Limoneto sarà quella che si snoderà tra il lungomare di Catona e la linea ferroviaria. La piazza che sorge alle spalle della Curva sud dello Stadio “Oreste Granillo” verrà ufficialmente nominata Piazzale della Pace.
Consegnata ad imperitura memoria anche Serenella Lucisano, segretaria generale della Funzione pubblica della Cgil Reggio-Locri, prematuramente scomparsa nel 2005 e rimasta nei cuori dei lavoratori per la sua ammirevole passione e determinazione, per il suo rigore e l’instancabile disponibilità. Il suo nome accompagnerà i cittadini all’incrocio tra via Varese e via Nicola Giunta.
Lo slargo ai piedi della piazza chiesa Maria Santissima Assunta ad Armo, invece, verrà intitolato a Gesualo Morabito, per 35 anni impegnato alla presidenza del Consiglio dei Ministri, insignito nel 1988 dell’onorificenza di grande ufficiale al merito della Repubblica.
Nasceranno, ancora, via Trapani (già traverse Trapani I e II di via Frangipane), via Ragusa (già via Frangipane traversa III fino al plesso scuola primaria “Frangipane”), via Caltanissetta (già via Frangipane traversa IV), via Agrigento (già via Frangipane traversa privata) e via della Torre del Gallico (già via Fiume).
Inoltre, adiacente la chiesa ortodossa di San Paolo dei Greci, ci sarà Piazza Antonio Scordino, un attestato per l’archimandrita della Chiesa ortodossa, scrittore di libri storici, patristici e catechistici.
«E’ un doveroso riconoscimento alla storia, all’identità, all’esperienza umana, civile e sociale di donne ed uomini che rappresentano un esempio per l’intera comunità». E’ quanto ha affermato il sindaco Giuseppe Falcomatà a margine della seduta dell’esecutivo nel corso della quale ha voluto ribadire l’importanza della Commissione Toponomastica. Nel ringraziare il presidente Cappellano per «l’egregio lavoro di ricerca ed approfondimento che ci consente di identificare spazi e luoghi altrimenti relegati all’anonimato, il sindaco ha sottolineato come sia «impensabile che diversi quartieri abbiano ancora una toponomastica suddivisa per “lotti”. Ciò, oltre a non dare il giusto marito a personalità ed eventi fondamentali per il territorio – ha aggiunto – crea difficoltà oggettive per l’individuazione delle utenze, il recapito della posta ai nostri concittadini, oltre alle questioni attinenti problematiche di sicurezza e di individuazione delle abitazioni in casi di emergenza. In questo senso – ha concluso il sindaco – il lavoro che l’Amministrazione sta portando avanti sul riordino della toponomastica cittadina, acquisisce un valore ancora più importante».