Pubblicata la gara per l’affidamento della gestione degli asili nido di Archi, Gebbione e Cedir
Il Comune di Reggio Calabria ha avviato la procedura di gara per l’affidamento del servizio di gestione degli asili nidi di infanzia di Archi, Gebbione e dell’aziendale del Cedir. Ci sarà tempo fino al prossimo 16 luglio per presentare le offerte in vista dell’avvio delle attività previsto per il prossimo primo settembre.
Il servizio, per la durata di 33 mesi, è finalizzato a sostenere l’equilibrato sviluppo psico-fisico dei bambini fino al terzo anno di età, nonché a promuovere il benessere dei più piccoli, in un contesto generale di rafforzamento delle politiche sociali ed educative.
«Il nido d’infanzia ha spiegato l’assessora al Welfare, Lucia Nucera è un servizio educativo e sociale che si rivolge a bambini di età tra 3 e 36 mesi, concorre al loro pieno sviluppo psico-fisico, cognitivo ed affettivo, ne promuove l’autonomia e la socializzazione, li educa alla consapevolezza ed al rispetto delle diversità.
Il servizio favorisce, inoltre, l’inserimento sociale e lavorativo dei genitori, rispondendo alle esigenze di organizzazione familiare ed offre occasioni di incontri sui temi della genitorialità e della famiglia».
«Dunque ha proseguito si comprende bene la loro importanza e la necessità di continuare una programmazione che, con abnegazione e intuito, il sindaco Giuseppe Falcomatà e l’amministrazione comunale sono riusciti a garantire nonostante le difficoltà, soprattutto finanziarie, incontrate negli ultimi anni.
Nel 2014, la città era completamente sprovvista di asili nido, presto riusciremo ad assicurare ben 355 posti per i nostri bambini.
Oltre ai tre già esistenti, infatti, sono in via di realizzazione altre due strutture educative, ad Arghillà e a Gallico, ed abbiamo partecipato al bando del Pnnr con l’ammissione a finanziamento di altri 4 asili nido che saranno collocati a Catona, zona Parco Casera, Sbarre-Ciccarello e Pellaro».
«Per la procedura in corso ha spiegato Nucera abbiamo previsto un investimento che supera i 7 milioni di euro affinché la funzione educativa e formativa dell’asilo nido si sviluppi attraverso un costante ed organico rapporto con la famiglia, con la comunità e con gli altri servizi sociali, sanitari e scolastici del territorio».
«Così ha aggiunto l’assessora comunale puntiamo a prevenire e offrire risposte alle principali problematiche derivanti dall’impoverimento culturale, dalle disuguaglianze nell’accesso all’apprendimento e nello sviluppo di capacità e competenze, contrastando la povertà educativa mediante la promozione di una cultura dell’infanzia a livello locale e l’allargamento della responsabilità pedagogica all’intera comunità territoriale».
«In tempi di autonomia differenziata ha concluso Lucia Nucera i cittadini devono comprendere, ancora meglio, la necessità di assicurare simili servizi che, per delicatezza e importanza, devono essere garantiti in egual misura e modo su tutto il territorio nazionale.
Noi, con le nostre forze, continuando ad opporci a questa scellerata “legge Calderoli”, procederemo a mantenere alti e inalterati standard di sicurezza e qualità educativa perché i bambini di Reggio lo meritano al pari dei coetanei del resto del Paese».