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Ramificazioni Festival: al via dal 19 ottobre il più importante festival di danza d’autore in Calabria

60 giorni dedicati alle arti coreutiche: 15 spettacoli che faranno incontrare compagnie nazionali e internazionali, una rassegna diffusa che toccherà 6 città e 3 province, tra Catanzaro, Cosenza e Reggio Calabria

Al via il 19 ottobre la VIII edizione di Ramificazioni Festival, il più importante festival dedicato alla danza d’autore in Calabria. Ideato e prodotto dall’Associazione Italìa & Co, prima e unica associazione di riferimento della danza nel territorio calabrese, riconosciuta dal Ministero Della Cultura e sostenuta dalla Regione Calabria, Ramificazioni è un progetto dedicato alla creatività contemporanea, delle arti visive e coreutiche, nato con l’esigenza, come sottolinea il direttore artistico Filippo Stabile, “di creare un polo attrattivo e formativo che rispecchiasse la domanda e le esigenze professionali contemporanee, che offrisse anche un’alternativa culturale differenziata e coordinata fuori dalle logiche di mercato”.

Dal 19 ottobre e fino al 15 dicembre, in sessanta giorni, il Festival farà incontrare 12 compagnie nazionali e internazionali attraverso 15 appuntamenti che spazieranno dall’arte della danza contemporanea al tango, dalle incursioni di musica dal vivo all’intelligenza artificiale. Ramificazioni Festival si conferma una rassegna itinerante, che toccherà con il suo calendario 3 province e 6 città, dai palcoscenici dei teatri più importanti della regione, come il Rendano di Cosenza e il Teatro Comunale di Catanzaro, a quelli di giovani istituzioni teatrali, come l’Auditorium Comunale di Polistena (RC), casa della compagnia Dracma, il Teatro Manfroce di Palmi (RC) e CineTeatro Metropol e Teatro Amanteo-Paolella di Corigliano-Rossano (CS), fino ad arrivare ad istituzioni culturali di pregio come il Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria, la Galleria Nazionale di Cosenza, il Castello Ducale di Corigliano-Rossano e location istituzionali come il Palazzo della Provincia di Cosenza.

Primo appuntamento in programma sabato 19 ottobre alle 20:45 alla Galleria Nazionale di Cosenza con “Re-Garde”, lavoro del duo francese Cie MF, formato dai danzatori/coreografi Maxime Freixas e Francesco Colaleo, che, affiancati dalla Compagnia Artemis Danza, daranno forma alla loro danza potente e atleticacapace di esprimere una delicata armonia, inserita in una visione carnale ed umana della vita in tempi moderni. A seguire, incursioni danzate a cura degli allievi che hanno preso parte al workshop con i coreografi. Il costo del biglietto per partecipare allo spettacolo è di € 10,00, acquistabile direttamente in cassa prima dell’evento. Sarà inoltre possibile fino alle 20:15 accedere e visitare la Galleria Nazionale usuefrendo di tariffe ridotte.

Proseguendo, all’interno del cartellone di Ramificazioni Festival trovano spazio nomi di primo piano del mondo coreutico internazionale come: il coreografo americano Garrett Smith, già al lavoro con alcune tra le più importanti compagnie al mondo (Houston Ballett, Norwegian National Ballet, Bolshoi Ballet) che sarà ospite il 30 novembre con “Whispers Of Him”, in programma al Teatro Comunale di Catanzaro, danzato dalla ArtGarage Dance Company di Napoli; Roberto Zappalà, uno tra i più importanti coreografi italiani, che torna ospite del festival con con “Romeo e Giulietta”, il 6 dicembre al Teatro Manfroce di Palmi (RC); l’importante co-produzione il 15 novembre al Teatro Rendano di Cosenza de “Le Immortali Amate – Turandot, Manon Lescaut, La Bohème, Tosca”, che vedrà sul palcoscenico le compagnie Create Danza, Equilibrio Dinamico, Cornelia e Oltrenotte, su coreografie di Filippo Stabile, Roberta Ferrara, Nyko Piscopo e Lupa Maimone. E ancora spazio negli altri appuntamenti a: Balletto di Roma, Resextensa, Dancehaus Company, Compagnia degli Istanti e Naturalis Labor.

Il tema di quest’anno del Festival è “Sconfini”, che chiude il cerchio di una triennalità dedicata al tema dei Confini che ha affrontato nel 2022 il tema dell’“Oltre i conflitti” e nel 2023 quello dei “Confini uniti”. “Sconfini” è un invito al pubblico a considerare il confine non come limite ma come spazio estremo nel quale dare appuntamento a se stessi e agli altri per riconoscersi e riconoscere il diverso da sé, aprendosi all’accoglienza e sconfinando verso nuovi orizzonti che prima apparivano distanti. Per Ramificazioni: “sconfinare è un atto di ribellione alle etichette convenzionali e alle comfort zone, attraverso un’offerta ricercata e accurata di spazi aperti all’espressione artistica e agli stimoli emotivi che emergono dalle azioni coreutiche di ogni autore del Festival. L’arte della danza diventa così il veicolo, la tentazione, la proposta di sconfinamento verso la ricerca di un altrove, l’altrove che simboleggia il movimento, lo spostamento e che produce sempre nuovi processi di conoscenza”.

Positività, bellezza, innovazione, pensiero laterale, qualità performativa, energia giovane e sapienza dell’esperienza: queste le anime di Ramificazioni Festival. Affiancate da uno spirito continuo di ricerca e networking di valore, che prende forma attraverso produzioni, coproduzioni, prime nazionali.

“Un’attenzione particolare verrà data alla partecipazione attiva del pubblico, che prendendo parte agli eventi in calendario collocati in prestigiosi e rinomati luoghi di alto valore culturale, farà l’esperienza di come i luoghi dell’arte e della cultura, spesso visti come luoghi esclusivi, lontani, respingenti e inaccessibili, siano in verità naturale palcoscenico per l’arte della danza e dunque per la vita” – sottolineano dal Festival.

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