Reggio Calabria: Domenica Scopelliti “la Calabria ha bisogno di un nuovo gruppo dirigente per una migliore qualità della vita per tutti i Calabresi”
Il diritto a essere curati è un diritto universale. Appartiene a tutti, in quanto membri della comunità. Per questo deve essere garantito a tutti, allo stesso modo, ovunque, gratuitamente e senza distinzioni.
Ma di che diritto parliamo e di che uguaglianza? Sono trascorsi 6 giorni dalla rinuncia fatta dall’ultimo scelto ad hoc dal Governo per gestire la sanità calabrese ed era il 7 novembre quando, dopo un’apparizione tragicomica davanti ai giornalisti, si dimetteva il commissario Cotticelli.
Il risultato ad oggi, sono affermazioni che colpevolizzano ancora una volta il popolo di Calabresi per le “scelte” fatte e forse, unica vera colpa dei Calabresi è stata andare via dal sud, per disperazione, finendo per migliorare le istituzioni e l’economia del nord.
Ma sulle scelte operate dal governo, con criteri poco chiari e dalle distruttive conseguenze per la Calabria, cosa si dice? Cosa possiamo aggiungere rispetto ad un decennio in cui le scelte del governo hanno “sgovernato” cancellando il diritto dei calabresi di sentirsi sicuri a casa loro.
Oggi il governo, mentre riconosce la competenza di molte professionalità di origine calabrese che raccolgono attestati di stima unanime e le mette a gestire importanti istituzioni (vedi Arcuri, vedi Polimeni) non riesce a scegliere un commissario per la Sanità Calabrese che risulta ancora oggi PARALIZZATA e tutto questo a danno della vita dei calabresi.
La Calabria ha bisogno di un nuovo gruppo dirigente, libero dal potere del sistema nazionale e delle mafie. Una nuova politica che lotterà per pretendere una parità finora preclusa da atteggiamenti Statali che da sempre hanno privilegiato il Centro Nord.
Una politica che chiederà a gran voce una migliore qualità della vita per tutti i Calabresi.
