Reggio Calabria: il cosiddetto “lavoro agile” diventa prassi ordinaria per i dipendenti della Città Metropolitana
Il cosiddetto “lavoro agile”, ovvero la possibilità di poter esercitare la propria attività da casa, non sarà più su base volontaria, ma diventa prassi ordinaria per i dipendenti della Città Metropolitana di Reggio Calabria.
E’ quanto stabilisce la recente direttiva dell’Ente di Palazzo Alvaro, la terza a ridosso delle nuove disposizioni che, di volta in volta, si trova a dover adottare il Governo per tentare di limitare al massimo le possibilità di diffusione e contagio da Coronavirus.
I Dirigenti metropolitani, comunque, «avranno cura di adottare le opportune misure organizzative, anche attraverso la rotazione del personale, per assicurare la presenza in ufficio ove necessario, con particolare riguardi ai servizi all’utenza, anche interna, che non possono essere erogati da remoto.
Tuttavia, la modalità del lavoro agile non riguarderà i servizi essenziali che verranno regolarmente garantiti ed eseguiti in base alla reperibilità del personale. Contestualmente, la Città Metropolitana, nel fine settimana, farà partire le operazioni di sanificazione degli ambienti e delle scuole che ricadono nel proprio perimetro di azione.
Dunque, a ridosso del continuo aggiornamento delle direttive necessarie a fronteggiare il particolare momento emergenziale, il sindaco metropolitano Giuseppe Falcomatà ed il vicesindaco Riccardo Mauro esprimono i propri sentimenti di gratitudine nei confronti dei dipendenti dell’Ente che «stanno dimostrando un grandissimo senso di responsabilità istituzionale in una fase delicata e difficile per l’intera comunità».