Reggio Calabria: intitolata via a Francesco Porcino, per Falcomatà “Esempio di coerenza ed appartenenza”
Il sindaco Giuseppe Falcomatà ha preso parte alla cerimonia di intitolazione di una strada a Francesco Porcino, più volte assessore e consigliere comunale, direttore della Fiera Agrumaria oltre che presidente del Cda dell’Accademia delle Belle arti, vice presidente della Banca Popolare e perno calabrese della corrente fanfaniana della Democrazia cristiana.
Questa mattina, nel corso dell’iniziativa organizzata sulla nuova via che collega il viale Calabria a Piazza Milano, Falcomatà era insieme ai familiari di Porcino, fra i quali la figlia Anna Maria, assessore nelle giunte di Italo Falcomatà, ed al fianco di numerosi amministratori, semplici cittadini, rappresentanti del Rotary Club, esponenti della Chiesa reggina ed al presidente dell’ordine dei medici, Pasquale Veneziano.
Oggi ha detto l’inquilino di Palazzo San Giorgio la città colma una grande ferita nella propria memoria collettiva riconciliandosi con un pezzo di storia, così come indica la mission che abbiano dato alla Commissione toponomastica, presieduta dal professor Giuseppe Cantarella, che cerca di riscoprire l’esempio di tante figure esimie che hanno lavorato e dato lustro alla città tenendo alto il nome di Reggio in Itala e nel mondo.
Rileggendo la biografia di Francesco Porcino ha aggiunto a dieci anni dalla sua morte, ricordiamo che ha passato 25 anni della sua vita al servizio della città, segno evidente del fatto che la passione e l’amore verso il territorio vengono molto prima di ogni ambizione politica personale.
Quella di Porcino è un’esperienza fatta di coerenza ed appartenenza, cose rarissime nell’attuale panorama politico locale e nazionale. Il senso di militanza ed attaccamento ai propri valori ed ideali, superiore a qualsiasi velleità politica individuale, rappresentano un esempio che ogni politico dovrebbe inseguire tenendo dritta la barra del proprio agire.
Ed ancora, ricordando la figura di Francesco Porcino, Falcomatà ha spiegato: “Le sue attività hanno ruotato intorno agli aspetti più delicati del tessuto sociale, veri e propri punti nevralgici per ogni comunità: commercio, economia, arte, cultura e bellezza. Se pensiamo a questo, non possiamo non sottolineare la straordinarietà del suo lavoro”.
Fino ad oggi ha concluso il sindaco questa via era la strada che collega il Viale Calabria a Piazza Milano, una striscia d’asfalto senza anima né identità. In una città che ha un incredibile bisogno di punti di riferimento, è bello che questa via, d’ora in avanti, abbia l’anima e il nome del dottor Francesco Porcino.