Reggio Calabria: playground aperti a tutti e recupero spazi urbani, l’Assessore Palmenta “Così riparte lo sport”
Il contrasto alla violenza di genere e ad ogni forma di pregiudizio passa attraverso un impegno individuale e collettivo che è, prima di tutto, di natura culturale. Da questo presupposto nascono le azioni portate avanti dall’Assessorato allo Sport, Politiche di genere, Pari opportunità e Politiche giovanili, del Comune di Reggio Calabria di cui è responsabile Giuggi Palmenta.
Quello delle panchine parlanti spiega l’assessora è un percorso già avviato nella scorsa consiliatura con l’assessora Lucia Nucera e va proprio in questa direzione. Abbiamo voluto rilanciarlo in stretta collaborazione con le associazioni, “Rete 25 Novembre e oltre” con cui è nata l’iniziativa della prima panchina rossa e successivamente l’Unione Giovani Commercialisti che ha donato quella fucsia installata al Ce.Dir.
È un progetto che intende porre l’attenzione sulla violenza contro le donne e la violenza di genere, non solo in modo simbolico ma attraverso una partecipazione consapevole e un presidio culturale costante a contrasto di ogni forma di pregiudizio. Crediamo sia necessario insistere su questo terreno a cominciare dal linguaggio che scegliamo di utilizzare nella quotidianità.
In questi giorni evidenzia l’assessora si è scatenato un acceso dibattito in seguito ad una campagna dai toni violenti contro l’aborto. Non vogliamo che questo argomento diventi un terreno di scontro tra favorevoli e contrari, perché si tratta di un tema estremamente delicato.
Occorre fare molta attenzione alle parole che si utilizzano e anche al contesto in cui certe iniziative prendono forma, perché parlare di soppressione di fronte a dei ragazzi è qualcosa che fa davvero male.
Al riguardo, inoltre, credo fermamente che la donna debba avere la libertà di poter scegliere senza mai dimenticare che l’aborto è una conquista di civiltà che non può essere messa in discussione, specie se pensiamo che prima della legge 194 di aborto si moriva.
Fari sempre puntati sui giovani come dimostrano i progetti “Fermenti in Comune” e “Chiediamolo a loro”. Il primo spiega l’assessora, “contiene una nostra proposta progettuale e ci auguriamo che possa essere approvata. Chiediamolo a loro è un’idea nata con il consigliere Marcantonino Malara e non nasce per caso.
L’emergenza sanitaria e le restrizioni in atto, vedono nei giovani una delle componenti più fragili della società. Spesso ci interroghiamo su cosa serva ai giovani ma non sempre siamo disposti ad ascoltare le loro idee.
Ebbene, questo è il tempo del coraggio e della responsabilità e oggi come non mai occorre promuovere attraverso ogni strumento l’ascolto, il confronto, la collaborazione e la ricerca costante di soluzioni e idee, facendo capire ai giovani che la politica, intesa come cura del bene comune, è alla portata di tutti”.
Tema centrale è lo sport, senza dubbio tra i settori più penalizzati in questo particolare momento storico, come dimostra anche la notizia riguardante la chiusura degli impianti sciistici fino al 5 marzo.
Ma pensiamo anche mette in rilievo l’assessora Palmenta alle società sportive, alle famiglie, ai bambini e ai ragazzi per i quali lo sport è prima di tutto uno strumento relazionale e di crescita formativa. Stiamo percorrendo tutte le strade per far fronte a questa situazione. Si è chiusa da poco la partecipazione al bando “Sport nei parchi” e l’auspicio è di poter rientrare in tale misura.
Inoltre, vogliamo riproporre quanto fatto dopo il primo lockdown con l’utilizzo degli spazi urbani all’aperto per fare in modo che enti e associazioni possano organizzare e rilanciare le loro attività. E sul versante impianti sportivi, di concerto con l’assessore Albanese, stiamo riqualificando le strutture di prossimità guardando anche ad un’azione di recupero di playground da aprire a tutti”.
Allargando lo sguardo allo scenario nazionale al neonato esecutivo Draghi, “non è solo l’assenza dello sport osserva l’assessora ma anche delle donne nella nuova squadra di governo. Noi continuiamo a credere che ci possa ancora essere spazio per lo sport e con l’ex ministro Spadafora era stato avviato un percorso costruttivo.
C’è tanto ancora da fare, specie in materia di riforma dello sport e parità di trattamento tra uomini e donne, per cui auspichiamo che chi sarà chiamato ad occuparsi di sport sappia essere all’altezza di queste importanti sfide”.