Reggio risparmia e rinasce ma l’opposizione si “astiene”
Se non fosse successo veramente sarebbe stata cosa da non crederci, ma purtroppo la realtà supera anche l’immaginazione: l’Opposizione tutta (incluso Pazzano) si è astenuta dal sostegno ad un provvedimento che farà risparmiare circa 3mln di euro alla cittadinanza.
Cosa è successo?
Lunedì scorso 24 ott. si è tenuto Consiglio Comunale con un unico punto all’ODG, relativo alla rinegoziazione dei mutui concessi dalla Cassa Depositi e Prestiti nel periodo immediatamente successivo al Commissariamento per ‘ndrangheta di Palazzo San Giorgio.
Il settore Finanze del Comune, dopo aver analizzato la circolare del 20 ottobre (diffusa a livello nazionale dalla stessa Cassa Depositi e Prestiti) ha reso note al Consiglio le opzioni tecniche proposte per la gestione di circa 460 mutui allora attivati dai Commissari; quella ritenuta più conveniente, con un principio di “equivalenza di spesa” (quindi senza nulla gravare sulla città) è stata l’anticipazione dell’estinzione dei mutui stessi con un risparmio complessivo, per la collettività, di circa 3 mln di euro.
La maggioranza, dopo una lucida relazione dell’Assessora Irene Calabrò, ha sostenuto e votato compattamente il provvedimento, che non solo anticipa la chiusura di quei mutui necessari alla gestione della delicatissima fase di predissesto (prodotta dal “Modello Reggio”), ma consegna alle future amministrazioni un Ente franco e libero da debiti; nella visione più matura e responsabile del “buon padre di famiglia”.
A fronte di una ultra-evidente opportunità di risanamento e rilancio delle casse comunali l’Opposizione, invece, decide di astenersi e non votare il provvedimento (per fortuna poi passato con i voti della maggioranza).
Le ragioni, seppur legittime, appaiono di una inconsistenza imbarazzante, sia a livello politico che squisitamente “tecnico”.
Le puntuali risposte della Calabrò, alla presenza dei Dirigenti stessi dei settori interessati, non sono servite affatto a responsabilizzare gli esponenti del Cdx tutto, oltre che Pazzano e la Marcianò stessa.
Sorprende non poco il comportamento di una opposizione che non ha mai perso occasione per polemiche sterili su questioni cruciali per il futuro della città o, peggio ancora, che ha spesso “inventato” completamente problemi inesistenti solo per una strana ed anomala sindrome da “campagna elettorale permanente”.
Sembra che il Cdx, soprattutto, abbia perso anche la fantasia creativa nel porre in essere il suo attacco sistematico e ridondante all’Amministrazione comunale; a prescindere dalle tematiche, infatti, non fa altro che ripetere ossessivamente “ennesimo fallimento” oppure “inadeguati”: attenzionando, anche personalmente, l’amministratore-bersaglio di turno.
Eppure loro sono quelli che si cuciono addosso slogan come “Difendi Reggio!” e si rappresentano sempre come i “tutori esclusivi” della città, del suo “orgoglio” e della sua “identità”.
Sono quelli che indossano le mascherine amaranto in Parlamento (vedi Cannizzaro) e poi la mortificano offendendone pubblicamente gli amministratori solo per rendere servizi al partito ed ai colleghi amministratori cosentini.
Soprattutto sono quelli che non sostengono MAI, attraverso i propri rappresentanti in Consiglio comunale, quei processi positivi e virtuosi (vedi Decreto Agosto ad esempio) che stanno consentendo alla città, nei fatti, di uscire definitivamente dalla prigione del Piano di Rientro che ha incatenato per 10 anni le finanze comunali e la possibilità stessa, quindi, di impiegare e programmare risorse per i servizi essenziali che tutti lamentiamo.
Sono gli stessi, ciò malgrado, che facendo dimenticare ai cittadini il perché della precarietà finanziaria e del predissesto (causata proprio dalla loro parte politica) protestano esattamente per questi servizi; impossibili da garantire proprio a causa di questa condizione. Non a caso tutto ciò che l’amministrazione ha realizzato in questi anni è stato possibile solo grazie a risorse esterne come Patti per il Sud o Fondi Europei.
Insomma il “solito” Cdx che mente sapendo di mentire ma inganna l’opinione pubblica, per il proprio tornaconto politico, dando la colpa agli altri; a prescindere.
Un discorso a sé andrebbe fatto per Pazzano; soggetto politicamente sempre più vicino a questa destra piuttosto che a quelle istanze di una pseudo-sinistra che, dice lui, rappresenta.
Era uno tra coloro che solo un anno fa affermavano che il “Decreto agosto”, ad esempio, era una balla di Falcomatà & Co; peccato che, suo malgrado, è provvedimento vero e concreto grazie al quale la città tutta beneficerà di risorse essenziali per uscire dallo stato deficitario.
Pazzano non vota e si astiene, da sempre, anche su tematiche di oggettiva affinità ai valori di cui vuole farsi paladino; anche quando si parla di tematiche ampiamente condivisibili. Si è astenuto, ora, sul far risparmiare 3 mln di euro ai cittadini ma dovrebbe spiegare bene ai suoi elettori il perché remi contro il risanamento anticipato di questi mutui trovando oggettive e valide ragioni a giustificazione delle sue tesi.
Al netto di molte criticità e di alcune “emergenze permanenti” (vedi rifiuti ad esempio) che meritano, oggettivamente, un super-lavoro, il Comune sta intraprendendo finalmente la via di un auspicabile ritorno alla normalità finanziaria ed a quella serenità che consentirà, negli anni a venire, una programmazione strategica di servizi ed opere per il territorio e la cittadinanza restituendogli finalmente dignità; stavolta senza alibi alcuno di “debiti col passato”.
Come Reggio Bene Comune continuiamo a voler sostenere, sempre con sguardo critico, quei processi virtuosi che vanno nella direzione del rispetto programmatico dei punti tematici sui quali abbiamo trovato un accordo con l’attuale governo cittadino.
La politica, d’altronde, è “assunzione di responsabilità” ed all’analisi delle problematiche vanno date risposte concrete con proposte di cui ci faremo sempre promotori per il bene della città.