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Reggio ultima città metropolitana, il punto di vista di una reggina fuori sede: “Dati Istat non sono solo numeri, rappresentano il malessere della città”

panorama reggio calabria

Dieci anni di amministrazione Falcomatà hanno portato Reggio Calabria ad un punto di stallo inaccettabile: i dati del report Istat non sono soltanto numeri, ma rappresentano il malessere vissuto quotidianamente da ogni singolo cittadino. Questo quadro desolante non è casuale: è il risultato di un decennio in cui le promesse sono rimaste tali, e le esigenze dei reggini sono state ignorate

Le criticità che emergono riguardano istruzione, occupazione, e qualità dei servizi pubblici, elementi indispensabili per migliorare la vita dei cittadini ed impedire la fuga di noi giovani. Noi ragazzi non dovremmo essere costretti ad abbandonare la nostra terra, ma la mancanza di opportunità e il degrado delle infrastrutture ci spingono a cercare altrove ciò che Reggio non riesce più ad offrirci”.

Personalmente, da Reggina, da giovane ragazza costretta a “fuggire” al nord, è frustrante pensare che per troppo tempo Reggio Calabria sia stata gestita senza una visione chiara di sviluppo e senza interventi concreti per migliorarne le condizioni socioeconomiche e la qualità della vita”.

Reggio Calabria merita più di tutto questo, perché è più di tutto questo. Abbiamo bisogno di un rilancio serio, di un impegno concreto che porti la nostra città a splendere di nuovo. Tutti noi abbiamo il diritto di vivere una vita dignitosa. Dentro di me ho ancora la speranza che le cose possano migliorare, lo spero davvero”.

Emanuela Chirico

Coordinamento Forza Italia giovani Reggio Calabria

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