Riccardo Magi (+Europa) festa del Rifugiato di Crosia iniziativa importante
Ora a lavoro sui territori per il referendum cittadinanza.

Ho partecipato con molto piacere, seppure a distanza, alla Festa del Rifugiato organizzata dal Comune di Crosia e dall’ente gestore CIDIS Impresa Sociale.
L’iniziativa svolta è importantissima perché quando si parla di diritto di asilo, di accoglienza, di inclusione si parla di qualcosa che è vicino al cuore della democrazia ed allo Stato di diritto che oggi sono in crisi per vari motivi.
Il diritto di asilo è sancito dalla nostra costituzione oltre che dalle convenzioni internazionali e dal diritto internazionale.
Molti dei nostri padri costituenti avevano a cuore queste questioni perché a loro volta erano persone che erano state perseguitate da regimi, dal regime nazi-fascista, che erano state costrette a fuggire all’estero, a dover andare via dal proprio paese per non rischiare la vita e vedere riconosciuti i loro diritti.
Negli ultimi anni sulla protezione internazionale, sul diritto di asilo e sull’accoglienza dei rifugiati e richiedenti asilo, abbiamo visto diventare questi temi oggetto di propaganda, strumentalizzazione e di scontro politica quando invece dovrebbero essere patrimonio comune di base comune condiviso da tutte le forze politiche, condiviso dai vari livelli istituzionali, a partire da quello nazionale, quello regionale, fino a quello degli enti locali dei comuni che sono fondamentali nel saper realizzare i servizi di accoglienza di qualità ma anche di saper condividere nella comunità questi valori.
Quando parliamo di immigrazione parliamo anche di cittadinanza che è ad ogni modo un argomento a sé stante.
Il diritto di cittadinanza, diceva Hannah Arendt, è il “diritto di avere diritti”. Per essere pienamente riconosciuti, con tutta la dignità e la possibilità di esercitarla pienamente, si deve essere cittadini di un Paese.
Essere cittadini significa muoversi liberamente, partecipare a concorsi pubblici, poter votare.
Oggi abbiamo un normativa nel nostro paese che non riconosce la cittadinanza a molti ragazzi e ragazzi nati in Italia o che sono arrivati in Itala molti piccoli. Devono infatti attendere molti anni prima di vedere riconosciuto questo diritto. Questo li porta a sentirsi stranieri pur stando a casa loro.
Il Presidente Mattarella recentemente ha affermato che è patriottismo vero quello di chi pur provenendo da altri Paesi vive stabilmente nel nostro Paese, ne rispetta le leggi, la costituzione e che con il proprio impegno quotidiano di lavoro, di studio, di attività sociale, arricchisce la nostra comunità nazionale
Noi come + Europa abbiamo promosso un referendum per modificare la legge sulla cittadinanza affinché i cittadini stranieri regolarmente soggiornanti sul territorio possano vedere dimezzato il tempo per l’acquisizione di tale diritto.
Si tratta di passo di giustizia che riguarda circa 2 milioni di persone, giovani, lavoratori, contribuenti, perfettamente inseriti nel territorio. Riteniamo che un Paese che esclude queste persone dalla pienezza del diritto di cittadinanza è un Paese che non riesce a guardare al proprio futuro ma neanche al presente della società italiana.
E’ Importante che, oltre a livello nazionale anche nella regione Calabria ed livello locale venga avviato il dibattito sul referendum dell’8 e 9 di giugno affinché si possa arrivare al riconoscimento di nuovi diritti nel nostro Paese.
Riccardo Magi
Segretario Nazionale + Europa