Rissa tra giovani in piazza Martiri d’Ungheria, individuati gli autori dalla Polizia di Stato di Vibo Valentia
All’esito delle attività di indagine condotte, la Polizia di Stato ha individuato gli autori della rissa consumatasi tra giovanissimi il 22 novembre scorso in Piazza Martiri d’Ungheria.
Si tratta di cinque giovani di età compresa tra i quindici ed i diciassette anni frequentanti alcune Scuole Secondarie di Secondo Grado cittadine.
Le attività d’indagine hanno avuto origine dalla pubblicazione di un video, diffuso lo scorso 29 novembre su piattaforme d’informazione online e social network, ritraente i concitati momenti di una rissa avvenuta a Vibo Valentia nei pressi di un Istituto Superiore sito nella centrale Piazza Martiri d’Ungheria.
Dal video in questione era emerso che alcuni ragazzi, apparentemente suddivisi in due gruppi, si erano azzuffati tra di loro.
In particolare, a seguito di uno schiaffo sferrato da uno di questi sul viso di altro ragazzo, i rispettivi amici erano intervenuti a difesa dell’uno e dell’altro, colpendosi vicendevolmente con schiaffi, pugni e calci.
Le preliminari ricognizioni esperite dalla Polizia Locale ed i contestuali approfondimenti investigativi svolti dalla Squadra Mobile della Questura di Vibo Valentia hanno consentito di accertare come la rissa, innescatasi per futili motivi, fosse avvenuta il giorno precedente, venerdì 22 novembre, identificando gli autori della stessa.
I cinque minori, all’esito delle attività d’indagine sono stati deferiti in stato di libertà alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Catanzaro, che coordina le indagini, per il reato di rissa.
Si specifica che i provvedimenti adottati in fase investigativa e/o dibattimentale non implicano alcuna responsabilità dei soggetti sottoposti ad indagini ovvero imputati e che le informazioni sul procedimento penale in corso sono fornite in modo da chiarire la fase in cui il procedimento pende e da assicurare, in ogni caso, il diritto della persona sottoposta ad indagini e dell’imputato a non essere indicati come colpevoli fino a quando la colpevolezza non è stata accertata con sentenza o decreto penale di condanna irrevocabili.