Cosenza

Roberto Farnesi a San Nicola Arcella, Iconic Film Festival si prepara al gran finale

iconic film festival - san nicola arcella
Sono giorni in cui la Riviera dei Cedri ha un profumo in più.
È la brezza di cinema, arte e moda che soffia su San Nicola Arcella: è Iconic Film Festival, l’evento realizzato con il patrocinio e la collaborazione del comune di San Nicola Arcella e la Pro Loco, il contributo della Fondazione Calabria Film Commission, la direzione artistica di Marcello Foti e l’organizzazione di Giada Falcone.
Dal 31 luglio al 3 agosto, quattro giorni di talk, incontri, proiezioni e storie da condividere.
Ieri, venerdì 2 agosto, in uno dei luoghi più iconic del territorio, Nicola Guaglianone ha tenuto una masterclass su “Cinema e sceneggiatura”.
Trapiantato a Roma ma di origini calabresi, lo sceneggiatore ha spiegato tecniche narrative e strategie espressive ma, soprattutto, ha condiviso un pezzetto di vita. Il dehor de “Il Clubbino” si è trasformato in un piccolo salotto a cielo aperto: alle spalle il tramonto sull’Isola Dino, intorno il verde del giardino, giù infinito blu.
Con un sottofondo di cicale, Guaglianone ha raccontato gli esordi: il primo ingaggio, il primo testo retribuito, i primi incontri che gli hanno cambiato la vita.
Ha messo insieme il grande amore per la scrittura e la passione per il cinematografo e il resto è storia di una penna che ha firmato soggetto e sceneggiatura di “Lo chiamavano Jeeg Robot”, tanto pe citarne uno.
La sua cifra stilistica ha a che fare col mito e la fantasia: prendere i beniamini della nostra infanzia e trapiantarli in altri contesti cercando di dissacrarli e renderli, nello stesso tempo, credibili. Così, ha spiegato il padre di Jeeg, dal contrasto può nascere l’equilibrio, lo stupore, la magia.
Chiacchiere all’imbrunire e mani che si alzavano per fare domande come tra i banchi di scuola prima della soirée che ha visto sul palco Massimiliano Zanin, Roberto Farnesi e Miriam Galanti, madrina del festival.
Zanin questa sera riceverà il Premio Arcella 2024 per “The Cage”, un film che usa lo sport per raccontare la vita, quella delle donne, delle atlete che hanno scelto questa strada e vincono, nonostante i mille ostacoli: “Volevo fare un film sportivo al femminile perché mi ha sempre emozionato vedere le donne che vincono nello sport e ho scelto le arti marziali miste.
Inizialmente ho pensato alla lotta libera, però mi serviva qualcosa che rendesse il concetto di gabbia e delle gabbie che noi stessi ci costruiamo.
In questo senso l’MMA è una metafora perfetta perché la protagonista paradossalmente trova la libertà nella sua gabbia. Il film, in fondo ha spiegato Zanin non è che un percorso verso la libertà, una strada lungo la quale scardinare e distruggere le gabbie interiori ed esteriori”.
L’accento è padovano ma il cuore si è innamorato a prima vista del Sud: “Ricevo un premio in Calabria ha detto ancora Zanin a dimostrazione di quanto il cinema unisca, nonostante le distanze. Poi questa sala sotto le stelle è un’opportunità bellissima per attori e registi, per incontrarsi e condividere momenti di bellezza”.
Sul palco, poi, un vero angolo di paradiso… per le signore in platea quando è salito Roberto Farnesi: camicia di lino sabbia, pantalone tortora, mocassino con nappine, è minimal nel look ma generoso con la platea che non ha risparmiato un solo selfie e con le risposte per Massimo Proietto, presentatore della serata.
Una carrellata di ricordi: l’intervista è stata come fare zapping in tv e riavvolgere nastri del passato da “Vivere” a “Cento Vetrine”, da “Le tre rose di Eva” a “Il paradiso delle signore”.
Tutti in sala sapevano, annuivano, sorridevano e sognavano ascoltando la voce bassa, pacata e dall’inconfondibile accento toscano di Farnesi che ha parlato anche di sogni: “Il più bello, in realtà, si è già avverato ed è mia figlia, la vita non poteva farmi regalo più bello.
Sul lato professionale ha confidato poi l’attore mi piacerebbe cimentarmi con ruoli molto lontani da quelli a cui gran parte della mia carriera mi ha abituato. Mi intrigherebbe la sfera comica in stile Amici Miei.
I personaggi che interpreto, invece, sono sempre un po’ più drammatici. Magari succederà”.
Nell’attesa, Farnesi ha ricevuto da Eugenio Madeo, sindaco di San Nicola Arcella, il premio realizzato dal maestro orafo Gerardo Sacco, un omaggio a questa terra che racconta in ceramica e argento il mare, l’Arco Magno, i cedri.
Iconic Film Festival è pronto per il gran finale e questa sera, sabato 3 agosto, promette una chiusura da sogno, tra interviste e premiazioni, con Riccardo Scamarcio, Aurora Giovinazzo, Paolo Conticini, Miriam Galanti, Nicola Guaglianone, Marco Lollobrigida, Mariarosaria Mingione, Francesca Nozzolillo, Massimiliano Zanin, Daniela Porto, Cristiano Bortone, Gerardo Sacco.
Il maestro orafo presenterà una collezione di preziosi ispirati al territorio per la sfilata coordinata da “Moema Academy”. A seguire, la performance musicale con Pasquale Sculco, “Carboidrati”.
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