Cosenza

Saccomanno e la “questione meridionale”: il valore culturale del dibattito sul futuro del Sud

di Nicoletta Toselli

Dopo l’incontro di Cosenza, il tour di presentazione del libro La questione meridionale… è la volta buona? dell’avvocato Giacomo Francesco Saccomanno prosegue, trasformandosi in un’occasione di confronto aperto su uno dei nodi più complessi della politica e dell’economia italiana: il rilancio del Mezzogiorno. Gli appuntamenti, che stanno coinvolgendo amministratori, esperti e cittadini, si stanno rivelando momenti di analisi e dibattito sul futuro del Sud, toccando temi centrali come la necessità di un piano infrastrutturale strategico, l’uso efficace dei fondi pubblici e la qualità della classe dirigente.

A Cosenza, l’incontro organizzato da Paolo Pezzano ha visto la partecipazione di figure politiche e accademiche di rilievo, tra cui la deputata Simona Loizzo, l’assessora Katya Gentile e il professor Giuseppe Nicoletti. Quest’ultimo ha offerto una lettura approfondita degli effetti economici che opere come il Ponte sullo Stretto potrebbero generare, sottolineando la necessità di superare la frammentazione degli investimenti e di adottare una visione a lungo termine. «Senza un piano strategico coordinato – ha spiegato Nicoletti – qualsiasi grande opera rischia di rimanere un intervento isolato, incapace di produrre sviluppo diffuso».

Saccomanno, membro del Consiglio di amministrazione della società Stretto di Messina, ha ribadito come il Sud debba puntare sulla valorizzazione delle proprie risorse, superando resistenze ideologiche e politiche che spesso hanno frenato il progresso. «Non possiamo più permetterci un dibattito sterile sul Ponte – ha dichiarato – perché il vero problema è la mancanza di un progetto complessivo per la Calabria e il Meridione».

Ma le presentazioni del libro non si limitano a un confronto politico ed economico. Gli incontri stanno assumendo un forte valore culturale, diventando spazi di discussione in cui si mettono a confronto diverse visioni per il futuro del Sud. L’opera di Saccomanno si configura così non solo come un’analisi della questione meridionale, ma anche come un appello alla costruzione di un nuovo modello di sviluppo, basato su investimenti mirati, formazione di una classe dirigente competente e una strategia di crescita a lungo termine.

Il tour di presentazioni proseguirà nelle prossime settimane, portando avanti un dialogo che, al di là delle opinioni sul Ponte, sembra aver riacceso il dibattito su un Mezzogiorno che chiede soluzioni concrete, lontano dagli slogan e vicino ai bisogni reali delle nuove generazioni.

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